La ricorrenza di San Giovanni di Dio viene festeggiata l’8 marzo ed è particolarmente sentita in un piccolo comune in provincia di Foggia, Troia, dove la statua del Santo, seguita da una folla di devoti, viene trasportata in una suggestiva processione. In passato si effettuavano delle soste nelle vie cittadine facendo ruotare la statua con il volto verso le abitazioni degli ammalati cronici. Nell’occasione, la cittadina pugliese risplende di luce grazie alle vie illuminate e affollate di gente e allo spettacolo pirotecnico offerto in onore del Santo. Il Beato è anche uno dei Patroni della città di Granada, dove visse, fondò il primo ospedale e morì.



San Giovanni di Dio, la vita del Beato

San Giovanni di Dio nasce a Montemor-o-Novo (Portogallo) l’8 marzo del 1495 con il nome di Juan Ciudad e a soli otto anni lascia la sua famiglia, per raggiungere la Spagna al seguito di un chierico. Si stabilisce a Oropesa, in casa di Francisco Cid (detto el Mayoral), soprintendente al servizio del conte don Francesco Alvarez de Toledo e qui svolgerà la mansione di pastore di pecore fino all’età di 27 anni, quando deciderà di arruolarsi. Inizialmente viene reclutato presso la compagnia di fanteria del capitano Ferruz ma, dopo alcuni spiacevoli episodi non riconducibili al campo di battaglia, decide di far ritorno ad Oropesa e riprendere la sua occupazione a casa del Mayoral, che si dimostra felicissimo di riabbracciarlo. Successivamente, dopo un periodo di quattro anni trascorsi ancora a badare alle greggi, partecipa ad un’altra battaglia a Vienna contro i turchi.



Abbandonata la vita militare, gira per l’Europa e giunge fino in Africa svolgendo diversi mestieri, fino a quando non si stabilisce a Granada, dove apre una libreria. In questo periodo avverte una forte vocazione verso l’assistenza ai malati e ai poveri, ma alcuni dei suoi atteggiamenti lo fanno ritenere pazzo e rinchiudere in manicomio. È proprio qui che rafforza la sua opera di cura dei più fragili, rifiutati e abbandonati anche dalle proprie famiglie; nel 1539 fonderà il primo ospedale a cui ne seguiranno altri ispirati alla sua opera che prenderanno il nome dalle tre parole che era solito ripetere: Fate(del)BeneFratelli. Muore a Granada nel 1550, nel giorno del suo cinquantacinquesimo compleanno, viene proclamato Beato nel 1630 da Papa Urbano VII ed è canonizzato nel 1690 da Papa Alessandro VIII; successivamente, in anni diversi e ad opera di diversi pontefici, viene dichiarato Patrono degli infermi, degli ospedali, dei medici e degli infermieri e di quanti si adoperano per il bene degli ammalati. Inoltre è il Santo protettore di librai e stampatori.



Tutti gli altri Beati di oggi

Altri Santi che vengono ricordati in questo giorno sono: San Faustino Miguez, Santo Stefano d’Obazine, San Felice di Dunwich, San Teofilatto di Nicomedia, San Veremondo, Sant’Unfrido di Therouanne.

Video, la sua storia