Il 27 dicembre tutto il mondo cattolico ricorda la importante figura di San Giovanni Evangelista. Va subito detto che la ricorrenza del 27 dicembre non corrisponde nè alla sua data di nascita nè a quella di morte, visto che entrambe non sono note. La scelta di questo giorno è legata al fatto che inizialmente i primi santi venivano celebrati tra il 25 dicembre ed il 1 gennaio. A Roma si trova la Basilica di San Giovanni in Laterano che è a lui dedicata. Roma è una città ricca di storia e tra i luoghi che vale la pena vedere si possono ovviamente citare ad esempio il Colosseo e Piazza Navona, senza dimenticare ovviamente i tanti luoghi di culto.
San Giovanni, vita e opere
Di San Giovanni Evangelista si sa con certezza che era il più giovane degli Apostoli e che prima di incontrare Gesù era già molto legato al Battista: è proprio quest’ultimo a raccontare questo legame nelle sue scritture. Grazie ai Vangeli si sa che Giovanni era originario di un piccolo villaggio che si trovava nei pressi del lago di Tiberiade e che sua madre probabilmente aveva un legame di parentela con Maria: questo si desume dal fatto che nei racconti evangelici le due donne sono spesso affiancate e questo starebbe anche alla base dello stretto legame che Gesù instaurò con Giovanni. Quest’ultimo era di famiglia benestante ma non ebbe un percorso di studi in linea con quelle che erano le aspettative che la sua condizione sociale avevano generato. Ad ogni modo le fonti raccontano che gli decise di unirsi a Gesù quando questo chiese a lui e al fratello di seguirlo: insieme a Pietro ebbero sempre una posizione preminente rispetto agli altri apostoli ed ebbero la fortuna di assistere a molti dei miracoli compiuti da Gesù. L’importanza di Giovanni si desume dal fatto che nell’ultima cena si sedette alla destra di Gesù e che quando quest’ultimo era sulla croce fu l’unico a poterlo vedere da vicino. Dopo la morte di Gesù, decise di unirsi a Pietro e iniziarono la loro opera di proselitismo in Palestina. Furono diverse le volte in cui i due si trovarono a dover subire atroci torture per volere del Sinedrio.
Giovanni ad un certo punto dovette affrontare la morte del fratello, avvenuta tramite decapitazione, e decise quindi di recarsi in Asia Minore a portare la parola di Dio. Tuttavia fu riportato a Roma con la forza perchè la sua fama di predicatore era giunta fino all’orecchio di Domiziano e questo gli costò una serie di torture dalle quali però uscì incredibilmente illeso. Alla fine Giovanni venne mandato in esilio e questa condizione sussistette fino alla morte di Domiziano. Successivamente potè fare ritorno in Asia Minore e precisamente ad Efeso e riprese la sua opera di proselitismo anche se ormai le forze gli mancavano. Si racconta infatti che negli ultimi anni venisse portato a braccia nei luoghi dove voleva portare la paroal di Gesù e secondo alcune fonti sarebbe deceduto nel 104 d.C.
Apostolo autore del Vangelo
Nel corso della sua lunga esistenza terrena a San Giovanni Evangelista furono riconosciuti diversi miracoli, ma viene senza dubbio ricordato anche per aver scritto uno dei Vangeli e l’Apocalisse, che ha trovato posto nel Nuovo Testamento. Il culto di San Giovanni si diffuse molto in Asia e divenne infatti patrono della Turchia e dell’Asia Minore, anche se il luogo di culto più importante a lui dedicato si trova a Roma.
Gli altri Beati di oggi
Il 27 dicembre la Chiesa celebra anche altre figure: tra i santi figura Santa Nicarete di Costantinopoli, mentre tra i beati va citato Alfredo Parte.