San Giovanni Paolo II, il Papa dei record

Il 22 ottobre di ogni anno, la Chiesa commemora San Giovanni Paolo II, al secolo Karol Jozef Wojtyla, il 264° papa della storia della Chiesa Cattolica che detiene una serie di primati: è stato il primo Papa non italiano dopo 455 anni, ovvero dai tempi di Adriano VI; è stato il primo Papa proveniente da un Paese di lingua slava; il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni, ossia il terzo pontificato più lungo in assoluto dopo Pio IX e naturalmente San Pietro; ha beatificato e canonizzato molte più persone di qualunque altro Papa, grazie anche a una semplificazione burocratica da lui attuata: i beati sono 1.338 e i santi 482, quando tutti i suoi predecessori insieme, nei quattro i secoli prima, sono arrivati a 300.



Infine, detiene il record, fra i Papi, delle distanze percorse, con i suoi 104 viaggi in tutto il mondo, come segno del suo ecumenismo, che difendeva con grande convizione, ovvero l’incontro fra culture e religioni diverse. Fu eletto Papa il 16 ottobre del 1978, ma si insediò il 22 ed è stato questo il giorno prescelto per ricordarlo. La sua causa di beatificazione è partita il 1° maggio 2011 ed è avvenuta sotto Benedetto XVI, il suo successore (anche qui un primato, perché non era mai accaduto), mentre la sua canonizzazione è avvenuta il 27 aprile 2014 con Papa Francesco, il quale, lo stesso giorno ha reso santo anche Papa Giovanni XXIII.



La vita di San Giovanni Paolo II

San Giovanni Paolo II nasce a Wadowice, una piccola cittadina vicino a Cracovia, in Polonia, il 18 maggio del 1920, e morirà a Roma, il 2 aprile del 2005. Suo padre era un ex ufficiale dell’esercito asburgico e ben presto dovette fare a meno della mamma, morta nel 1929 per insufficienza renale e per una malattia cardiaca. La sua famiglia è stata falcidiata dalle tragedie, perché suo fratello maggiore, che era un medico, morì nel 1932 a soli 26 anni per aver contratto la scarlattina mentre, sua sorella Olga era morta nel 1914 pochi giorni dopo la sua nascita.



Il padre fece enormi sacrifici per permettere a Karol di studiare e nel 1938 lasciarono la piccola cittadina per andare a vivere a Cracovia dove Carol si iscrisse all’università Jagellonica. Lavorò come bibliotecario e dovette fare ben presto i conti con l’invasione tedesca in Polonia nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Lui e suo padre fuggirono da Cracovia ma furono obbligati a ritornare. Durante questo periodo, lavorò come fattorino per un ristorante e cercò di portare avanti i suoi studi e la sua passione per il teatro.

Successivamente lavorò in una cava di pietre e, grazie a un documento di identità, riuscì a non essere deportato in Germania. Suo padre morì nel 1941 mentre lui entrò clandestinamente nel seminario dell’arcivescovo di Cracovia. Nel 1948 fu vittima di un incidente, in quanto fu investito da un camion tedesco e passò due settimane in ospedale riportando un trauma cranico e diverse ferite. Nell’agosto dello stesso anno, scoppiò la rivolta di Varsavia e la relativa reazione da parte dell’esercito tedesco con deportazione di tanti giovani. Il giovane Karol riuscì a evitare anche in questo caso la deportazione, riuscendosi a rifugiare nel palazzo vescovile.

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e in particolare nel 1946, venne ordinato presbitero e poi si trasferì a Roma per intraprendere e proseguire i suoi studi teologici. Nel 1948 ritornò in Polonia con una prima missione pastorale in un piccolo paesino a poco di distanza da Cracovia. Nel 1964 fu nominato arcivescovo di Cracovia e si occupò di diverse situazioni e vicende fino a che non arrivò il conclave dell’ottobre del 1978 in cui venne eletto Papa. Nel corso del suo pontificato, si occupò di tante vicissitudini di natura sociale e umana e fu oggetto di un attentato il 13 maggio del 1981 mentre si trovava in Piazza San Pietro. È morto il 2 aprile del 2005 ed è stato dichiarato Santo da Papa Francesco.

Gli altri Santi del giorno

Il 22 ottobre, oltre a San Giovanni Paolo II, si ricordano anche San Marco vescovo di Gerusalemme, Sant’Abercio, San Filippo, San Mallone, San Valerio, San Benedetto, San Nunilone, Sant’Alodia, San Donato Scoto e San Moderanno.