Nel giorno del 11 ottobre di ogni anno nel calendario romano viene ricordato e festeggiato San Giovanni XIII che è stato il 261esimo Papa della storia cristiana. Il suo pontificato è durato cinque anni durante i quali è riuscito a dare un impulso nuovo ed evangelizzatore alla chiesa trovando grande supporto del popolo. Il percorso di beatificazione è stato completato il 3 settembre 2000 da Papa Giovanni Paolo II, mentre la canonizzazione è avvenuta il 27 aprile 2014 per opera di Papa Francesco con la presenza di papa emerito Benedetto XVI. Il giorno dell’11 ottobre il calendario romano ricorda oltre a Papa Giovanni XXIII, il Papa Buono, anche altre persone che si sono dimostrate degne di beatificazione e canonizzazione come San Filippo che è stato un diacono, San Santino, Sana Sarmata, San Firmino, San Canicio, San Gummario, San Bruno, San Gaudenzio, San Meinardo, il Beato Giacomo da Ulma, Santa Maria Desolata Torres Acosta, e il Beato Angelo Ramos Velazquez.



Sotto il Monte Giovanni XXIII è la cittadina di 4400 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia nel nella quale è nato e cresciuto Papa Giovanni XXIII ossia Angelo Roncalli. Prima della sua morte avvenuta nel 1973 si chiamava semplicemente Sotto il Monte ma in ragione del lustro che ha saputo dare alla comunità, è stato deciso questo riconoscimento eterno. Una piccola comunità nella quale sono presenti importanti monumenti storici e religiosi come la abbazia rettoria di Sant’Egidio in Fontanella oppure la parrocchia di San Giovanni Battista.



Papa Giovanni XXIII, la vita di Angelo Giuseppe Roncalli

Il vero nome all’anagrafe di Papa Giovanni XXIII era Angelo Giuseppe Roncalli, nato nella piccola cittadina Sotto il Monte di circa 4500 abitanti, nella provincia di Bergamo in Lombardia il 25 novembre del 1881. La sua era una famiglia molto numerosa perché composta da ben 13 fratelli, l’ultimo dei quali Giuseppe morto nel 1981. Le sue erano origini umili perché la famiglia si occupava della coltivazione della terra e di mezzadria. Suo padre molto spesso si interessava di politica riuscendo ad ottenere il ruolo di consigliere nonché assessore e giudice di pace. Decise di perseguire una vita consacrata al Signore da giovanissimo e in particolare nel 1896 entrò nel Terzo Ordine Francescano per poi trasferirsi al seminario di collegio di Sant’Apollinare di Roma e quindi del Pontificio Seminario Romano Maggiore per completare il suo percorso di studi. Era particolarmente devoto alla Vergine Maria come dimostrano i tanti pellegrinaggi di cui fu protagonista nei primi anni del Novecento. Venne ordinato sacerdote il 10 agosto del 1904 e poi segretario personale dell’allora vescovo di Bergamo Giacomo Radini Tedeschi. Rimase al fianco del Vescovo fino alla sua morte avvenuta nell’agosto del 1914 per poi dedicarsi soprattutto all’insegnamento della storia della Chiesa presso il seminario di Bergamo. Nel 1915 con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale venne richiamato nella Sanità Militare per poi essere congedato col grado di Tenente Cappellano. Nel 1921 papa Benedetto XV lo nominò prelato domestico: a livello politico, sin dai primi momenti, diede un giudizio piuttosto negativo sul partito fascista e sulla persona di Benito Mussolini. Nel 1925 fu inviato in Bulgaria con la nomina di visitatore Apostolico. Sarebbe dovuto restare pochi mesi per portare a termine alcuni obiettivi che infatti risolse subito, ma alla fine vi rimase 10 anni il che permise di avere un rapporto di profondo rispetto nei confronti del popolo bulgaro dando un contributo importante nella fase di evangelizzazione.



Nel 1934 fu nominato arcivescovo di un’antica città della Bulgaria con l’incarico di delegato apostolico stavolta in Turchia e in Grecia. Durante questo periodo di forti tensioni in Europa con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Roncalli ebbe modo di spendersi costantemente a favore degli ebrei che erano in fuga da tutti gli stati europei. Durante la sua permanenza in Turchia con l’appoggio dell’ambasciatore di Germania ad Ankara che era un fervido cattolico, trovò il modo di aiutare circa 24.000 ebrei tedeschi che scappavano da ogni Stato. Riuscì anche a salvare un’intera nave piena di bambini ebrei tedeschi. Nel 1944 mentre la guerra si avviava alla sua fase finale, Papa Pio XII decise di nominare Monsignor Roncalli, Nunzio apostolico a Parigi. Anche in questo caso di bene un ruolo importante perché si spese costantemente per evitare che dall’occupato stato dell’Ungheria venissero deportati numerosi ebrei. Inoltre esercitò la sua influenza politica con la Bulgaria per cercare di aiutare tanti ebrei che avevano chiesto asilo politico alla Bulgaria evitando che potesse essere rispediti in Germania così come voleva Hitler. Nel 1953 venne nominato cardinale da Papa Pio XII e Patriarca di Venezia. Farà molto bene in questo ruolo e nel 1958, durante il conclave e per la precisione il 28 ottobre, Roncalli fu eletto Papa con il nome di Giovanni XXIII. Nel suo pontificato ebbe modo di farsi apprezzare per il calore umano, per il suo buon umore e la gentilezza che lo fece diventare particolarmente amato e apprezzato in tutto il mondo anche al di fuori de fedeli cristiani meritandosi l’appellativo di Papa Buono. La sua morte è avvenuta il 3 giugno del 1963 per via di un tumore dello stomaco ossia una patologia che si era già presentata nella sua famiglia.

Il video del discorso sulla Luna di Papa Giovanni XXIII