Il 19 marzo 2024 la Chiesa celebre San Giuseppe, secondo il Nuovo Testamento sposo di Maria e padre putativo di Gesù. Per questo motivo la sua figura è stata associata a quella di tutti i padri e la sua festa coincide con la Festa del Papà. In particolare, San Giuseppe è invocato come Patrono dei bambini, delle famiglie, degli esiliati, degli orfani e degli operai.



La storia mistica di San Giuseppe: un sacrificio per il bene dell’umanità

Nonostante il culto di San Giuseppe sia molto diffuso sia nella Chiesa cattolica che in quella ortodossa, non si hanno molte notizie in merito alla sua vita, se non quelle riportate dai Vangeli. Secondo le informazioni che sono giunte fino a noi, Giuseppe nacque intorno al I secolo a.C. e morì a Nazareth nel I secolo d.C. Giuseppe discendeva dal re Davide e fu proprio lui ad essere scelto da Dio come padre putativo di Gesù.



Giuseppe, infatti, sposò Maria quando era già incinta dello Spirito Santo, ed è proprio questo uno dei dogmi su cui è fondata la religione cattolica. Secondo quanto riportato dal Vangelo di Matteo, Giuseppe era un lavoratore instancabile, probabilmente uno scalpellino o un carpentiere, anche se nei Vangeli viene accompagnato dal termine tektòn, che vorrebbe dire “falegname”, mestiere che avrebbe tramandato a Gesù. Probabilmente Giuseppe venne a mancare prima che Gesù iniziasse la sua vita pubblica: i Vangeli canonici non offrono però informazioni al riguardo, mentre qualche notizia giunge dai Vangeli apocrifi.



Secondo quanto riportato nell’apocrifo Storia di Giuseppe il falegname, Giuseppe morì a 111 anni, godendo fino all’ultimo giorno di buona salute e lavorando. Il Santo sarebbe stato avvisato da un angelo della sua morte imminente, venendo a mancare qualche mese più tardi, accompagnato dalla presenza consolatoria del figlio e della moglie.
La sua anima sarebbe stata raccolta e condotta dagli arcangeli in Paradiso, mentre non si hanno ancora oggi notizie certe del luogo in cui è stato seppellito il corpo. Il culto di San Giuseppe si diffuse nella Chiesa orientale già nel IV secolo, mentre in Occidente solo a partire dall’anno Mille.

Il culto e i patronati di San Giuseppe

San Giuseppe è Patrono di diversi comuni italiani, tra cui quello di Mattinata, in provincia di Foggia. Mattinata è un paese della Puglia di poco più di 5 mila abitanti situato sul Promontorio del Gargano. La cittadina fu fondata intorno al XVII secolo e nel centro storico del paese, chiamato “Junno”, sono presenti ancora oggi degli esempi di dimore in pietre a secco chiamate pagghiére (“pagliaio”).

Salendo sul Monte Sacro è possibile visitare i resti della celebre Abbazia SS. Trinità Monte Sacro, la cui influenza nel XII secolo si estendeva in tutto il Tavoliere delle Puglie.
In questa città ogni anno il 19 marzo si accende un grande falò proprio di fronte al sagrato della Chiesa di Santa Maria della Luce e il Santo viene festeggiato con balli e canti della tradizione, per poi terminare l’evento con uno splendido spettacolo pirotecnico. Inoltre in questa giornata è tradizione in tutta Italia gustare le Zeppole di San Giuseppe, un dolce tipico della tradizione pasticcera pugliese, in particolare di Lecce, preparato in diverse varianti in tutto il Sud Italia.

Gli altri Santi del giorno

Il 19 marzo la Chiesa celebra anche: Beato Marcello Callo Laico, martire; Beato Marco da Montegallo, Francescano; Beato Giovanni Buralli da Parma; Sacerdote; Beato Andrea Gallerani, Laico; San Giovanni, Abate; Beato Isnardo da Chiampo, Sacerdote domenicano; Beato Narciso Giovanni Turchan, Sacerdote e martire; Beata Sibillina Biscossi, Domenicana.