Un momento di preghiera per tutta l’Italia, drammaticamente colpita dal coronavirus. Lo promuovono i vescovi invitando ogni fedele a recitare in casa il Rosario alla stessa ora, per essere tutti uniti in modo simbolico, il giorno della festa di San Giuseppe, giovedì 21 marzo alle ore 21. San Giuseppe come si sa è il custode della famiglia e il suo aiuto per chi crede è decisamente significativo. Si chiede anche di esporre alle finestre di casa un drappo bianco o accendere una candela. Il momento di preghiera sarà possibile seguirlo anche in diretta televisiva su Tv2000. Dunque un momento diverso dai tanti flashmob che da giorni si tengono sui balconi delle abitazioni, momenti di festa e solidarietà tra le persone chiuse in casa in isolamento.
UNA CANDELA ACCESA ALLA FINESTRA
“In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana prega e invita a pregare per tutto il Paese. Lo facciamo in questo giorno dedicato alla festa di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, patrono della Chiesa universale, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario” dice il comunicato dei vescovi, invitando a contemplare i Misteri della Luce per vivere questa preghiera come “vera introduzione alla profondità del Cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria”. “In questo tempo di mestizia, di sofferenza e di incertezza, desideriamo contemplare il Volto luminoso e trasfigurato di Cristo, affinché disperda, insieme al peccato, le tenebre del contagio e della morte. Al suo Volto e al suo Cuore ci conduce Maria, Madre di Dio, salute degli infermi, alla quale ci rivolgiamo con la preghiera del Rosario, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e delle nostre famiglie” dicono ancora. Una preghiera, aggiungono, che si elevi al Padre affinché il Signore buono e misericordioso dia forza ai medici e agli operatori sanitari..