San Gregorio V viene ricordato dai devoti cristiani il 24 aprile di ogni anno. In particolar modo, la ricorrenza viene festeggiata in Sardegna con una Festa in suo onore, che si svolge proprio in questo giorno, nel comune di Sinnai. Il Borgo di San Gregorio festeggia il suo Patrono con spettacoli e iniziative culturali dedicate ai fedeli e in particolar modo ai bambini. Tra le attività che si svolgono durante la festa, il mercatino dove è possibile acquistare prodotti locali. Da queste parti, si possono gustare marmellate e sciroppi d’arancia a produzione artigianale, oltre alle deliziose olive, preparate secondo ricette tradizionali. San Gregorio V è Patrono di questo piccolo borgo sardo nel comune di Sinnai (CA).



Il centro oggi è popolato da appena un centinaio di abitanti, ma queste zone erano popolate fin dall’antichità, dal tempo degli antichi Romani. Testimonianze più recenti permettono di datare le origini del borgo al XVIII secolo. Tra bosco, pascoli e macchia mediterranea, il paesino è inserito in una graziosa cornice naturale e offre ai visitatori anche ville ed edifici interessanti dal punto di vista architettonico. La chiesa di San Gregorio è aperta solo una volta l’anno in occasione della festa patronale.



San Gregorio V, la vita del Beato

San Gregorio V fu Patriarca di Costantinopoli. Nato nel IV secolo ad Arianzo in Cappadocia, è detto anche S. Gregorio Nazianzeno per il suo luogo di provenienza. Divenuto Sacerdote e poi Vescovo, nel 372 viene chiamato a governare la piccola comunità cristiana di Costantinopoli. Famoso per la dichiarazione di 5 tesi teologiche, sosteneva che la teologia nasce dalla preghiera e dal dialogo con Dio. Nel 380 divenne Vescovo di Costantinopoli, dove Fu accusato di occupare illegittimamente la carica e si ritirò in una vita privata e solitaria ad Arianzo, dove morì nel 390 dopo esserne diventato il Vescovo. Le reliquie del Santo, furono custodite a Costantinopoli, nella Chiesa dei Santi; tuttavia, esistono numerose leggende circa il destino dei resti mortali di Gregorio V.



Alcuni sostengono che le sue reliquie siano infatti giunte a Roma grazie ad alcune monache bizantine che vi approdarono sfuggendo alle persecuzioni; altri invece, dicono che le reliquie siano arrivate a Roma con la Quarta Crociata, dopo il Sacco di Costantinopoli. Comunque siano andate le cose, è invece un fatto, che nel 2004, una parte di queste reliquie sono tornate a Costantinopoli, come dono di Papa Giovanni II al Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Del pensiero di San Gregorio V rimangono diverse testimonianze, contenute nelle tesi teologiche, nelle omelie, nelle lettere e nei poemi sacri che ha lasciato.

Gli altri Beati di oggi

Il 24 aprile la Chiesa ricorda anche altri Santi e Beati, tra i quali Santa Maria di Cleofa, discepola di Gesù, e San Benedetto Menni. Santa Maria di Cleofa, vive a Gerusalemme ed è diretta discepola di Gesù e fu lei a rimanere ai piedi della Croce, insieme a Maria Maddalena e a San Giovanni Evangelista. Per parentela, Maria era zia di Gesù, essendo moglie del fratello di San Giuseppe. San Benedetto Menni fu un religioso italiano nato nel 1841 e morto nel 1914. Fedele devoto e cittadino onesto, Angelo Ercole Menni lasciò il suo impiego in banca, quando si vide presentare la richiesta di falsificare alcuni documenti; si dedicò allora a curare i feriti di guerra, mosso da un forte spirito caritatevole e dopo questa esperienza decise di prendere i voti, col nome di Benedetto. In seguitò continuò ad aiutare soldati feriti, bambini poveri e chiunque avesse bisogno delle sue cure, aprendo anche numerosi ospedali femminili.