Il 4 aprile la chiesa cattolica dedica la giornata a San Isidoro di Siviglia, che fu non solo religioso ma anche teologo e che contribuì alla vita della comunità cristiana del suo periodo. La comunità cattolica lo considera uno dei suoi Dottori della Chiesa più importanti. Sono tanti i devoti di San Isidoro e le chiese che a lui sono dedicate ma certamente quella più sontuosa e importante è la cattedrale di Siviglia, città che l’ha scelto anche come patrono visto che qui morì. Nell’iconografia classica, Isidoro viene sempre rappresentato con la mitra e il bastone pastorale in una mano, mentre nell’altra stringe un libro, simbolo del suo sapere.



Per questo suo amore per la cultura e la sua produzione letteraria, Isidoro viene considerato il santo protettore degli studenti ma pure dei programmatori informatici e, più in generale, di Internet. Una sua bellissima statua, nella sua veste più classica, si trova a Madrid.

San Isidoro, la vita del Beato

Di San Isidoro si sa che nasce a Cartagena nel 559. La sua famiglia è nobile e sembra che le sue origini affondino nella storia dell’impero romano, tuttavia la sua educazione è di stampo prettamente cristiano. Quando, ancora molto piccolo, perde entrambi i genitori, Isidoro viene cresciuto dal fratello Leandro che si prende cura non solo di lui ma anche degli altri due fratelli, Fulgenzio e Fiorenzia. Un dato, questo, molto importante perché fa capire l’integrità morale di Leandro: tutti e quattro i fratelli, infatti, si daranno alla vita religiosa e saranno poi dichiarati santi. Poco si sa del resto della sua vita e tutte le informazioni che lo riguardano la sua attività di teologo e di uomo di cultura. Fu infatti autore di moltissime opere che racchiusero non solo le conoscenze teologiche dell’epoca ma anche storiche e culturali più in generale, nel timore che prive di una forma scritta potessero disperdersi nel tempo.



Durante la sua lunga vita religiosa, istituitì alcuni concili ma si ricorda in particolare quello tenuto nel 633 e conosciuto come quarto Concilio nazionale di Toledo durante il quale lo sforzo di Isidoro fu teso a uniformare tutte le pratiche liturgiche che in quel momento storico erano presenti nei diversi punti della Spagna. Morì poi a Siviglia qualche anno dopo, precisamente il 4 aprile del 633. Fra i suoi principali scritti si ricordano i Chronica Maiora, che è un’opera storica; Synonymorum, che è un dizionario di sinonimi; Questiones in Vetus Testamentum sulle sacre scritture e i dubbi teologici che sollevano.



Gli altri Beati di oggi

Insieme a San Isidoro, la giornata del 4 aprile viene dedicata anche ad altri santi e beati. Fra questi si ricordano la Beata Aletta, San Gaetano Catanoso, San Platone, Beato Tommaso di Napoli, San Zosimo, San Vittore di Barcellona e San Francesco Marto.

Video, la sua storia