San Leonardo Murialdo morì il 30 marzo 1900 giorno in cui si celebra da allora. Lasciò un’eredità spirituale preziosa ancora oggi. Il martirologio romano e i calendari ricordano il santo nel giorno della morte, ma la festa di San Leonardo Murialdo si festeggia anche il 18 maggio, dal momento che spesso il 30 marzo cade nel periodo quaresimale, periodo di penitenza. San Leonardo, uno dei Santi sociali torinesi, è festeggiato quindi il 18 maggio dalla diocesi di Torino e dalla congregazione dei salesiani, con sagre e feste piene di musica e gioia che coinvolgono quei giovani ai quali San Leonardo ha dedicato la sua vita.



San Leonardo Murialdo, la vita del Beato

San Leonardo Murialdo nacque il 26 ottobre 1828 da una famiglia agiata che viveva in centro a Torino, era l’ottavo di nove figli. Rimasto orfano di padre quando aveva solo cinque anni, qualche anno dopo fu inviato dalla madre, donna molto pia, a studiare in un collegio gestito dai padri Scolopi, a Savona, presso i quali trascorse quasi un decennio. Quando tornò a Torino studiò teologia all’università e fu ordinato sacerdote un anno dopo la morte della madre, nel 1851. In seguito e per tutta la sua vita, Leonardo si dedicò ai ragazzi più poveri e disagiati della città. Inizialmente prestò servizio nel primo oratorio della città, situato nel quartiere Vanchiglia e dedicato all’Angelo Custode, e poi si trasferì presso l’oratorio di san Luigi, che diresse dal 1857 al 1865, intrecciando il suo cammino con quello di don Bosco. Successivamente, Leonardo trascorse un anno a Parigi per completare la sua formazione e poi fu chiamato a occuparsi di ragazzi ancora più sfortunati, presso il Collegio degli Artigianelli di Torino.



Leonardo dedicò tutto il resto della sua vita ai ragazzi poveri che vivevano in condizioni di disagio, proprio per loro fondò nel 1873 la congregazione di san Giuseppe e si fece promotore di altre iniziative: fondò la prima casa famiglia nata in Italia, una colonia agricola e altre opere, fra cui alcuni oratori. Fu una presenza significativa per il movimento cattolico piemontese, animò l’Unione Operaia Cattolica e fu attivo nell’Opera dei Congressi e nella stampa cattolica. Anche nei suoi scritti esprime chiaramente che la sua esistenza fu dedicata ai ragazzi, soprattutto quelli orfani, poveri, abbandonati o semplicemente “discoli”. L’esperienza di aver perso il padre da giovane lo rese un genitore putativo sensibile per i più sfortunati, ai quali cercava di indicare la via giusta perché si trasformassero in persone operose e valenti.



Gli altri Beati di oggi

Oltre a San Leonardo Murialdo, il 30 marzo vengono ricordati il Beato Amedeo ix di Savoia, i Santi Antonio Daveluy, Pietro Aumaitre, Martino Huin, Gius. Chang Chu-gi, Tomm. Son Cha-son e Luca Hwang, San Clino, il Beato Damiano, il Beato Dodone di Haske, San Donnino, il beato Gioacchino da Fiore, san Giovanni Climaco, san Giovanni Gbec’i, San Giulio Àlvarez Mendoza, il Beato Gregorio Ascissio, San Ludovico (Arcangelo) Palmentieri da Casoria, la Beata Maria Clement di Alençon, la Beata Maria Restituta (Elena) Kafka, il Beato Martino de Salvitierra, i Santi Martiri di Costantinopoli, Sant’Osburga di Coventry, San Pietro Regalado da Valladolid, San Regolo di Senlis, San Secondo di Asti, San Tola, San Verono di Lembeek, San Zosimo di Siracusa.

Video, il Beato di oggi