San Leonardo Murialdo si celebra il 30 marzo come ogni anno. Si tratta del patrono di Torino capoluogo del Piemonte. Il legame tra il Beato e Torino si può percepire ancora nelle opere che negli anni hanno ispirato il Santo e nei vicoli che conducono al Santuario della Madonna della Salute e del Borgo Vittoria. Infatti, Torino ancora oggi rispecchia le caratteristiche di una città in continua evoluzione, origine del movimento del Risorgimento italiano e dell’innovazione tecnologica e della cultura del 900’. Un luogo in cui scienza, magia ed esoterismo sono spesso legati fra di loro, dalla particolare conformazione delle strade ai luoghi che attirano ogni anno migliaia di turisti.



Un esempio è Piazza Castello posizionata sul 45° parallelo e caratterizzata dalla bellissima fontana dei Tritoni. Segue piazza Statuto, la Cascina di Nostradamus fino ad arrivare al lungo fiume del Po, in cui natura e bellezze artistiche si fondono in un equilibrio perfetto. Il 30 marzo 2023 sarà una giornata di festa sia nel ricordare la vista di San Leonardo Murialdo, sia quella dei seguenti santi e beati: San Damiano San Secondo di Asti; San Tola; Beata Maria Restituta; Beata Maria Clément di Alencon.



San Leonardo Murialdo, la vita

La storia di San Leonardo Murialdo è quella di un uomo del Risorgimento, pronto ad aiutare gli strati sociali più deboli come la classe operaia, in u momento storico in continua trasformazione, scientifica e spirituale. Nella sua via anche se la sua città rimase sempre Torino, S. Leonardo Murialdo si spostò per tutta l’Italia, contribuendo al movimento operaio e a dare supporto ai giovani. Per questo, il giorno della sua morte viene ricordato a Torino con una processione verso il Santuario della Madonna della Salute di Borgo Vittoria, dove fu spostato nel 1971 anno della sua beatificazione. Tuttavia, anche altre città ricordano il Santo. Ad esempio, a Milano è stata intitolata una strada e una chiesa alla sua memoria, così come a Roma, Padova e Albano Laziale. Infine, a Foggia, vi sono diverse scuole dedicate alla sua opera culturale e religiosa. Un prete semplice, sempre gioioso e pronto ad aiutare i bisognosi, sono queste le caratteristiche che hanno reso San Leonardo Murialdo il prete dei giovani e dei lavoratori. La sua storia inizia il 26 ottobre del 1828 a Torino, appartenente a una famiglia borghese e legata alla cristianità. La sua vita iniziò subito a confrontarsi con la sofferenza, dato che a cinque anni rimase orfano del padre.



La madre decise di farlo educare presso il Collegio degli Scolopi di Savoia, una formazione che anche se basata sul lato umanistico e religioso gli permise di sviluppare la sua sensibilità e la sua ampia capacità di apprendere e di crescere. Prima di laurearsi e prendere il sacerdozio la madre morì, un altro episodio che segnò profondamente San Leonardo Murialdo, portandolo sempre più vicino alla sua vocazione. Infatti, iniziò il suo apostolato nel 1951 nei quartieri più poveri di Torino, un’esperienza che lo portò a incontrare e a collaborare con un’altra figura come quella di Don Bosco. Nel 1865 decise di approfondire l’aspetto teologico spostandosi a Parigi e seguendo il seminario di San Sulpice per tornare a Torino l’anno dopo. Anche questa fu un’esperienza di fede profonda che lo portò a rafforzare i suoi sforzi per aiutare i giovani e anche la classe operaia. Ad esempio, si deve a lui la fondazione del giornale la Voce dell’Operaio e la Voce del Popolo. Durante gli anni furono diverse le iniziative di San Leonardo Murialdo come la creazione di una Casa-Famiglia per gli operai, la Cassa di Mutuo soccorso e la Lega dei Giovani Lavoratori. Morì all’età di 72 anni a causa di una polmonite il 30 marzo del 1900.