Il 10 novembre di ogni anno, la Chiesa cattolica celebra San Leone Magno, Papa che venne eletto verso la metà del V secolo e che fu fondamentale, durante le invasioni barbariche, nella mediazione con gli Unni. Si narra che Attila, dopo la conversazione con lui, decise di abbandonare l’Italia, anche se il pontefice non poté impedire il terribile saccheggio di Roma. Tenne il punto sulle eresie e il suo impegno nell’affermare la verità cristologica sfociò nel Concilio di Calcedonia. Benedetto XIV lo nominò Dottore della Chiesa nel 1754.



San Leone Magno: il primo a ottenere questo titolo, esempio di sapienza e virtù

San Leone Magno nacque nel V secolo in Toscana e studiò a Roma dove sin da subito mostrò una grande intelligenza, grandemente applicata al cristianesimo. Ben presto Leone fu notato dal pontefice Celestino, il quale lo nominò diacono proprio in virtù della sua eccellente dottrina: fu amato molto sia dai dotti che dal popolo e lo stesso Cassiano, nei libri sull’incarnazione, descrisse Leone come “il decoro e lo splendore di tutta la chiesa romana e del ministero”.



Nel 440 Leone raggiunse la Francia per risolvere una controversia tra Albino, prefetto del pretorio e il generale Ezio: proprio in quel momento fu raggiunto dalla notizia della morte del pontefice Sisto e dalla decisione del clero di nominarlo nuovo Papa.
Leone accettò mostrando grande umiltà e svolse la sua missione in modo così mirabile da meritarsi il titolo di Magnum: durante il suo pontificato si occupò non solo dell’istruzione cristiana del popolo ma anche della costruzione di nuove chiese e della santificazione clericale.

Una delle missioni più ardue portate avanti da Leone fu quella di combattere i manichei e soprattutto gli eretici guidati dall’abate Eutiche, il quale predicava il monofisismo, affermando cioè la natura unica e divina di Dio, rinnegando il mistero antico dell’incarnazione del Verbo.
Nel 451 fu convocato a Bisanzio il Concilio di Calcedonia e in questa occasione gli eretici furono duramente condannati e per l’occasione Leone utilizzò la lettera di San Flaviano, vero monumento del dogma cristiano dell’incarnazione del Verbo.



Leone fu anche chiamato a difendere il territorio italiano e Roma dagli Unni di Attila: lo raggiunse a Mantova sulle sponde del Mincio e lo convinse a desistere dall’attacco, cosa che avvenne anche in seguito con i Vandali d’Africa capitanati da Generico.
Tutti, eretici, nemici e cristiani, furono colpiti dalla dolcezza, dalla carità e dall’umiltà mostrate da Leone che, dopo 21 anni di egregio pontificato, spirò nel 461, lasciando 173 lettere e 69 omelie che rappresentano il simbolo del genio e della pietà di questa figura cristiana.

Le celebrazioni in Italia e i Patronati di San Leone Magno

Molte sono le feste che si celebrano in onore di San Leone Magno il 10 novembre, tra le quali quella di Bitonto, dove si svolge anche una pettolata presso il chiostro della Chiesa di San Leone e di Sinagra, dove sono organizzate due processioni in onore del santo. A Saracena, nel consentino, le celebrazioni si svolgono nei mesi di agosto e soprattutto di febbraio, quando va in scena una fiaccolata nel centro storico della cittadina tra tamburelli, zampogne e grida “Viva Santu Liun”: la tradizione vuole anche che in ogni rione si accendano dei falò, intorno al quale ballare e consumare cibi tipici.

A Metaponto le celebrazioni in onore di San Leone Magno prevedono un pellegrinaggio della sua effige nella zona del Lido, la traversata della stessa immagine in mare rievocando lo sbarco sulle coste metapontine dei monaci bizantini (grazie ai quali si diffuse il culto nel luogo), la processione e soprattutto il corteo storico che rievoca l’incontro tra Attila e San Leone Magno. A conclusione dei festeggiamenti tanta musica in piazza e uno spettacolo pirotecnico.

Una delle cittadine di cui è Patrono San Leone Magno è Metaponto, frazione balneare del borgo di Bernalda, in Basilicata, noto per aver dato i natali al regista Francis Ford Coppola. Metaponto, che ha ospitato la scuola di Pitagora, conserva sul suo territorio i resti di Metapontum, antica colonia della Magna Grecia fondata nel VII a.C. dagli Achei. Nel Parco Archeologico è possibile ammirare i resti dei templi dedicati ad Apollo Liceo, ad Afrodite, ad Atena e a Hera, del quale restano frammenti di 15 imponenti colonne. Sono visibili i resti dell’agorà, dei portici del castrum romano e del quartiere delle ceramiche.
Da vedere a Metaponto e poi la Riserva Naturale, un’area protetta popolata da tartarughe Caretta-Caretta e ricca di aree boschive con cipressi, pini di Aleppo ed eucalipti.

Gli altri Santi del giorno

Il 10 novembre si celebrano anche altri santi e beati tra i quali Sant’Elaeth, Sant’Osnat, San Tiberio, San Spacio, San Trifone, Santa Ninfa, San Baudolino di Alessandria, Beato Ambrogio da Massa, Beata Lucilla di Gesù e Beata Biagia della Croce.