SAN LORENZO, AUGURI DI BUON ONOMASTICO AI LORENZO
Il 10 agosto è il giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda e celebra allo stesso tempo la figura di San Lorenzo. Può dunque rivelarsi utile, in particolare per coloro che in questa data festeggiano l’onomastico, conoscere qualcosa di più su questo personaggio così importante nella storia della fede. Il momento che più di ogni altro connota San Lorenzo è certamente quello del martirio. Il Messale romano, ovvero il libro liturgico contenente tutte le informazioni inerenti il rito romano della Chiesa cattolica, descrive in questo modo il sacrificio del santo: “Lorenzo, famoso diacono della chiesa di Roma, confermò col martirio sotto Valeriano (258) il suo servizio di carità, quattro giorni dopo la decapitazione di papa Sisto II. Secondo una tradizione già divulgata nel IV secolo, sostenne intrepido un atroce martirio sulla graticola, dopo aver distribuito i beni della comunità ai poveri da lui qualificati come veri tesori della Chiesa…”. Dunque, i poveri visti non come scarti, come ultimi del mondo, ma come “veri tesori della Chiesa”. Rileggere San Lorenzo fa bene a tutti. (agg. di Dario D’Angelo)
SAN LORENZO, AUGURI DI BUON ONOMASTICO AI LORENZO: NELLA NOTTE DI STELLE E DI DESIDERI BUONI
Oggi è un giorno speciale. È la notte di San Lorenzo, quella notte speciale che molti di noi, dai luoghi di villeggiatura o da casa, trascorreremo con la testa all’insù per scovare la nostra stella cadente e esprimere un desiderio buono e giusto. E’ anche il giorno in cui faremo gli auguri di buon onomastico a tutti i Lorenzo che conosciamo. Sarà una giornata speciale grazie a un grande santo: San Lorenzo è un martire spagnolo e il 10 agosto è il giorno della sua commemorazione ecclesiastica. Nella giornata del 10 agosto, appunto, molte località italiane celebrano la memoria di questo santo Martire amatissimo: ad Aversa, in provincia di Caserta, il Vescovo celebra la solenne Concelebrazione Eucaristica assieme al Clero e ai Diaconi locali.
Lo stesso avviene anche in Andria, in provincia di Bari, con un grande processione e una Messa Solenne dedicata al Santo nel giorno del martirio. Ma tutta l’Italia, anche indirettamente, celebra San Lorenzo Martire nella notte del 10 agosto attendendo le stelle cadenti, una data particolarmente ricca in questo fenomeno celeste, una tradizione che significa che il dolore e il tremendo martirio fece piangere il Cielo assistendo alla morte del Diacono. Il suo culto è particolarmente sentito sia in Italia sia in Spagna, due paesi dove le Chiese a lui dedicate sono centinaia, così come le rappresentazioni artistiche, tra le quali il celebre mosaico bizantino in Galla Placidia a Ravenna dove il Santo è raffigurato portando la graticola sulla fronte. I suoi patronati sono innumerevoli, da Ballabio ad Alba, da Grosseto a Budrio e tanti altri Comuni italiani grandi e piccoli. San Lorenzo Diacono è oggi Patrono di molti lavoratori umili come bibliotecari, cuochi, librai, pasticcieri, vermicellai, pompieri, rosticceri e lavoratori del vetro, perché la sua Chiesa era tra gli umili, gli onesti.
San Lorenzo, la vita
San Lorenzo nacque nella provincia di Aragona nel 225, condannato al martirio nel 258. La sua carriera all’interno della Chiesa Romana iniziò ricevendo da Papa Sisto II l’incarico di svolgere il compito di diacono dopo avere conferito i voti, in seguito agli studi teologici, in Saragozza. Fu proprio nel periodo della giovinezza e degli studi sacri che conobbe Papa Sisto II il quale si accorse immediatamente di quale sensibilità e propensione agli studi sacri era portato Lorenzo. Il 30 agosto 257, Sisto fu eletto Pontefice della Chiesa di Roma affidando al giovane religioso il compito di Arcidiacono proprio a Roma. Tra poveri e vedove Lorenzo curava l0anime, in quanto pastore superiore, di oltre duemila poveri, dedicandosi in particolare alle vedove. L’anno 258 fu critico proprio per i diaconi, i vescovi e i presbiteri: l’Imperatore Valeriano, tramite editto, iniziò la sua personale persecuzione dei religiosi cristiani condannandone a morte i vertici tramite martirio. Il governo di Valeriano fu il ripristino, una vera restaurazione, della nobiltà pagana romana, cosa particolarmente gradita al Senato che apprezzò particolarmente la persecuzione nei confronti dei vertici della Chiesa e Lorenzo, così amato dalla classe Plebea capitolina, fu un emblema dell’odio romano nei confronti di coloro che portavano la parola di Cristo nelle basi sociali della Capitale. In quell’epoca Daciano era Prefetto dell’urbe e fu proprio per mano sua che Lorenzo fu catturato nelle Catacombe sulla via Appia durante la celebrazione dell’Eucaristia.
In quell’azione di intervento persecutorio furono anche imprigionati Papa Sisto II e quattro altri diaconi, la cui esecuzione collettiva avvenne il 6 agosto. Quattro giorni più tardi toccò a Lorenzo con una condanna tremenda: il Santo fu martirizzato bruciato vivo sul fuoco, ponendolo legato al di sopra di una griglia sulla pira, un martirio tremendo e senza cuore né rispetto della vita umana. Ma quel gesto si ritorse contro il potere romano e Lorenzo, martirizzato all’età di trentatré anni, la stessa del Cristo, fu esempio e testimonianza di amore per il Vangelo per le stesse modalità crudeli con le quali fu condannato e torturato Gesù.
Non solo San Lorenzo, tutti gli altri Santi di oggi
Nello stesso giorno celebriamo anche, tra i tanti: Beato Edoardo (Edward) Grzymala, Sacerdote e martire, Beato Francesco Francois (Sebastiano da Nancy), Sacerdote e martire, Santi Felice e Policarpo, Martiri.