San Lorenzo si celebra il 10 agosto di ogni anno. Rappresentato dall’icona della graticola è considerato il Santo protettore dei cuochi, dei pasticceri, dei rosticcieri, dei vermicellai e dei lavoratori del vetro. Ma non solo: grazie ai suoi studi teologici, San Lorenzo è anche il Santo protettore dei bibliotecari e dei librai. La celebrazione di San Lorenzo è nota anche come la notte delle stelle cadenti: secondo la leggenda, infatti, le stelle rappresenterebbero i carboni ardenti sui quali il santo fu arso, ma anche le lacrime di Lorenzo prima della morte.
Essendo il santo protettore di svariati Comuni italiani, ogni anno vengono dedicate al santo sagre ed eventi di svago per adulti e bambini. Fra le città di cui San Lorenzo è patrono merita di essere menzionata Grosseto, la cui cattedrale è dedicata al santo. Ogni anno i grossetani effettuano una processione notturna con le reliquie del Santo, attirando moltissimo fedeli da ogni parte del mondo.
San Lorenzo, la vita del Beato
Il 10 di agosto è il memoriale di San Lorenzo, la cui esistenza, sebbene povera di notizie, ha dovuto di un’enorme devozione da parte dei fedeli. Nato in Spagna durante l’epoca dell’Impero Romano, Lorenzo fu inviato a Saragozza per studiare teologia. Proprio in questa città incontrò Sisto II, futuro Papa e allora suo insegnante. L’amicizia che nacque tra il maestro e il suo allievo li condusse a lasciare la Spagna per trasferirsi a Roma, vero e proprio centro culturale dell’impero. Il 30 agosto del 257 d.C. Sisto fu eletto vescovo di Roma, e affidò a Lorenzo l’incarico di arcidiacono, ossia, di responsabile di tutte le attività caritatevoli presso la diocesi di Roma. Questa attività si rivelò assai importante per migliaia di persone, che beneficiarono della carità della sorgente Chiesa di Roma.
Lo sviluppo della religione cristiana, però, rappresentava un problema per l’imperatore Valeriano, che decise di mettere a morte tutti i vescovi, i diaconi e i presbiteri. Il 6 agosto del 258 d.C. Papa Sisto II fu ucciso perché sorpreso a celebrare l’Eucaristia nelle catacombe di Pretestato. Quattro giorni più tardi, toccò a Lorenzo essere messo a morte. Arso vivo su una graticola, Lorenzo invocò la misericordia di Dio senza nutrire alcun risentimento per i suoi persecutori, fino a quando non esalò l’ultimo respiro. A partire dal IV secolo d.C., San Lorenzo diventò uno dei santi più celebrati di tutta la Chiesa di Roma. Il primo imperatore romano a celebrarne il culto fu proprio Costantino, famoso per l’editto con il quale concesse ai cristiani la libertà di professare la propria religione.
Gli altri Santi di oggi
Pur essendo San Lorenzo il santo più famoso celebrato il 10 di agosto, questa giornata è dedicata anche alla celebrazione di Beato Agostino Ota, San Blano, Beato Giuseppe Toledo Pellicer, i Santi Martiri Alessandrini e ai Santi Felice e Policarpo.