Ogni anno, il 18 ottobre, la Chiesa celebra San Luca Evangelista, l’autore del Vangelo secondo Luca, il terzo in ordine di scrittura (70-80 d.C.) e degli Atti degli Apostoli. Di professione medico, divenne compagno stretto di San Paolo. Appartiene quindi alla seconda generazione di cristiani che non conobbero Gesù in vita, ma fu fondamentale per mettere in ordine gli eventi della sua esistenza. È Patrono degli artisti, dei notai, degli scrittori e dei medici.



La vita di San Luca Evangelista: al fianco di San Paolo

San Luca Evangelista da una famiglia pagana di Antiochia di Siria, nel 10 d.C., luogo in cui svolge la professione di medico. Secondo il Canone Muratoriano, non conosce Gesù sulla terra ma si avvicina a Paolo di Tarso, uno dei primi santi e martiri, diventando discepolo e seguendo l’apostolo nel lungo viaggio missionario verso Roma. Lo stesso Paolo, nelle sue lettere, lo cita come compagno di lavoro. In un passaggio della Lettera ai Colossesi (4,14) si rivolge all’evangelista definendolo “il caro medico”, mentre poco prima del martirio, nella Seconda lettera a Timoteo, confessa di essere stato abbandonato da tutti tranne da uno, Luca, suo fedele amico.



Autore del più lungo dei quattro Vangeli, l’evangelista è anche un artista. Gli appartengono alcune delle più belle icone mariane custodite in Santa Maria Maggiore a Roma (come la Madonna Salus populi Romani), e presso il santuario della Madonna della Guardia a Bologna. Nei suoi scritti non si propone come protagonista ma come narratore. Rispetto ad altri, offre uno dei più intensi e vivi ritratti della Chiesa delle origini, trattando la diffusione del cristianesimo tra i pagani e gli ebrei dell’Impero romano, aggiungendo un dettagliato racconto sulla nascita di Cristo e alcune parabole.



Dopo la morte di Paolo non perviene più nulla di certo su Luca. C’è chi lo descrive come evangelizzatore in Gallia, Dalmazia, Italia, Macedonia, nella Tebaide e in Egitto. L’agiografia orientale parla di decesso in Bitinia a 84 anni, avvenuto per morte naturale, mentre la tradizione cattolica occidentale lo ritiene martire a Patrasso. Le reliquie sono custodite nella Basilica di Santa Giustina a Padova.

Le città italiane di cui San Luca è Patrono

San Luca Evangelista è Patrono di Capena (RM), Castel Goffredo (MN), Impruneta (FI), Motta d’Affermo (ME), Praiano (SA), Casalino di Casalfiumanese (BO) e San Luca (RC) un comune di 3.417 abitanti, alle pendici dell’Aspromonte di origini greco-bizantine, noto perché qui ha sede la casa natale di Corrado Alvaro (scrittore, giornalista, poeta e sceneggiatore italiano) e uno dei centri di culto e di pellegrinaggio più visitati della Calabria, il Santuario della Madonna di Polsi. San Luca è riconosciuto come protettore di molte società, accademie e corporazioni di artisti. Il suo emblema è il toro alato (tratto dal Libro di Ezechiele) perché simbolo di mansuetudine.

Non solo San Luca. Gli altri Santi del giorno

Il 18 ottobre, oltre a San Luca, la Chiesa festeggia San Giusto martire, Sant’Isacco Jogues sacerdote e martire, Santa Alda vergine e martire, Santi Procolo, Eutiche e Acuzio martiri di Pozzuoli.