Le feste in onore di San Luigi Gonzaga si celebrano il giorno 21 giugno, anniversario della sua morte. In particolare nel suo paese natale, Castiglione delle Stiviere, di cui è anche patrono, viene ricordato con una festa che dura una settimana, durante la quale viene fatta conoscere agli abitanti e ai turisti la vita ed i possedimenti della famiglia Gonzaga e la storia del piccolo Luigi. Il giorno 21 giugno viene celebrata la messa in suo onore nella Basilica di San Luigi, a lui dedicata e nella quale viene conservato il teschio del Santo protettore. Castiglione delle Stiviere è un piccolo comune del Mantovano, facente parte dell’area subcollinare del Lago di Garda, questo paese oltre ad essere il luogo di nascita di Luigi Gonzaga, è famoso anche per essere il luogo di nascita della Croce Rossa Italiana. Qui infatti Henry Dunant (filantropo svizzero) maturò l’idea di creare questa associazione, vedendo in azione le donne del luogo che, durante la famosa battaglia di Solferino e San Martino, si prodigarono nel prestare primo soccorso ai feriti. Oltre alla Basilica dedicata al Santo, nel paese si può visitare il Castello, ovvero la residenza estiva della famiglia Gonzaga. Sempre il giorno 21 giugno si festeggiano anche altri Santi, come ad esempio San Raimondo Vescovo di Roda, divenuto Santo per aver combattuto i nemici della Cristianità con tale forza da essere espulso dalla sua sede, San Mevenno abate francese protettore delle malattie della pelle e San Rodolfo di Bourges.
San Luigi Gonzaga, la sua vita
San Luigi Gonzaga nacque a Castiglione delle Stiviere, un piccolo paese della provincia di Mantova, nel 1568, da un nobile del territorio: il marchese Ferrante Gonzaga. Essendo il primogenito di una numerosa famiglia, Luigi Gonzaga era desinato fin dalla nascita ad una carriera di tipo militare e a succedere al padre nel titolo di marchese alla sua morte ma in tenerissima età, a soli 7 anni, sentì la chiamata di Dio e decise di dedicare la sua vita alla preghiera e alla religione. A completamento di questa decisione, pochi anni più tardi, mentre era in esilio a Firenze per via della peste che dilagava nel nord Italia, fece anche voto di castità. Nel 1579 decise di rinunciare definitivamente a diventare marchese e cedette il titolo al fratello minore Rodolfo. Il padre si oppose a questa decisione così come a quella, presa pochi anni più tardi, di diventare gesuita ma, nonostante ciò, all’età di 17 anni Luigi Gonzaga entrò a far parte della Compagnia di Gesù nella città di Roma, dove si dedicò allo studio della filosofia e della teologia.
Fu però prematuramente strappato ai suoi studi quando il padre morì e lui dovette far ritorno a Castiglione delle Stiviere per occuparsi della successione del titolo nobiliare. Nel 1950, una volta risolta la questione famigliare, ritornò a Roma dove trovò una situazione molto diversa da quella che aveva lasciato: nella città dilagavano delle malattie contagiose che stavano uccidendo migliaia di persone. Luigi Gonzaga, senza pensare alla propria incolumità, prestò soccorso e cure ai più bisognosi, finché non fu colpito egli stesso dalla malattia. Morì il 21 giugno 1951, a soli 23 anni e fu sepolto nella Chiesa di Sant’ Ignazio a Roma, mentre alcune parti del suo corpo furono portate nel suo paese natale e in provincia di Siracusa. Fu successivamente beatificato e canonizzato nel 1726 dal Papa Benedetto XIII che lo consacrò come protettore degli studenti. Negli anni successivi fu anche dichiarato patrono della gioventù cattolica e dei malati di HIV.