La chiesa cristiana il 9 gennaio festeggia San Marcellino di Ancona. Della vita di questo santo non si conosce moltissimo: secondo alcune fonti dubbie, Marcellino sarebbe nato nel VI secolo da una famiglia nobile della cittadina di Boccamajore e divenne vescovo di Ancona presumibilmente tra il 550 e il 568, per poi morire di gotta. La cosa certa è ciò che di lui e del suo episcopato afferma San Gregorio Magno nella sua opera Dialogi, senza però che si faccia alcun riferimento cronologico: si parla di vir vitae venerabilis, in riferimento alla persona di Marcellino che si dedicava con passione e dedizione al suo ministero, senza però abbandonare i suoi fedeli, di cui curava indefessamente l’anima. Lo stesso Marcellino dava l’esempio trascorrendo la vita essenzialmente tra meditazione e preghiera.
San Gregorio Magno narra soprattutto l’episodio miracoloso che ha visto Marcellino come protagonista: pare che un giorno la città di Ancona fosse minacciata da un terribile incendio e quando Marcellino fu informato dell’accaduto dalla sua famiglia, si affrettò sul luogo del disastro. Senza alcun timore camminò verso le fiamme pregando e andando in estasi, fino a quando all’improvviso l’incendio si spense. Si racconta che Marcellino avesse in mano un libretto liturgico, il Codice Evangelario, oggi conservato nel Museo Diocesano di Ancona. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che questo libro risalisse al VII-VIII secolo, ma la tradizione cristiana pare attendibile: in ogni caso è un oggetto devozionale molto caro ai fedeli e anche dall’indiscutibile valore culturale e artistico. Le spoglie di San Marcellino furono conservate prima nella Cattedrale di S.Stefano e poi traslate nel 1097 all’interno della cripta della Cattedrale di San Ciriaco, in cima al panoramico colle del Guasco.
San Marcellino di Ancona, patrono di Montedorisio
San Marcellino di Ancona è patrono di Monteodorisio, dove le celebrazioni iniziano con la recita del Rosario nella centrale piazza Umberto I, a cui segue la celebrazione eucaristica e la processione della statua tra le strade del borgo. La cittadina sorge in Abruzzo in provincia di Chieti e fa parte della “Comunità Montana Medio Vastese”: il suo nome rimanda al conte Oderisio, al quale l’antico feudo passa nel 993 prendendone poi il nome. Tra torri, mura e antiche porte di accesso, Monteodorisio ha mantenuto intatto il suo aspetto medioevale, anche se a colpire sono soprattutto due palazzi ottocenteschi con mattoni a vista: Palazzo Suriano decorato all’interno con affreschi del Biondi e Palazzo Fanghello.
Da vedere anche la trecentesca Chiesa di S.Giovanni Battista, il Santuario della Madonna delle Grazie del XVII secolo e il Castello del ‘400 che dall’alto domina Monteodorisio: la fortezza è oggi sede del “Museo per l’Economia tra l’antichità e il rinascimento”.
Tutti gli altri Beati di oggi
Il 9 gennaio si festeggiano anche Santa Teresa Kim, Sant’ Adriano di Canterbury, Santa Suaibsech, Sant’ Agata Yi, Beato Casimiro Grelewski, il Battesimo di Gesù, la Beata Alessia Le Clerc, Sant’ Eustrazio, Beato Antonio Fatati, Beata Giulia Della Rena da Certaldo, Beata Benvenuta Francescana, Beato Martino In Eon-min, San Fillano, Beata Paolina Maria Jaricot, Beato Giuseppe Pawlowski e Sant’ Onorato di Buzançais.