Il 25 aprile di ogni anno l’Italia festeggia l’Anniversario della Liberazione, detto anche Festa della Liberazione. Tuttavia, in questa data, la Chiesa celebra un santo molto importante: San Marco Evangelista, discepolo dell’apostolo Pietro e Paolo, ritenuto l’autore di uno dei quattro Vangeli. San Marco è invocato come protettore dei notai, degli scrivani, dei vetrai, dei pittori su vetro e degli ottici. Il suo simbolo è quello del leone, poiché tra i quattro evangelisti è colui che ha narrato il maggior numero di vicende inerenti la Resurrezione di Cristo e il leone, in quanto simbolo di forza, sarebbe legato proprio a questo dogma.



Il Santo del giorno, la vita di San Marco Evangelista: sempre in viaggio per portare il messaggio di Cristo

Il Nuovo Testamento contiene diverse informazioni inerenti alla vita di San Marco Evangelista ed è stato quindi possibile ricostruire a grandi linee le sue vicissitudini. Nacque in Palestina intorno all’anno 20 e non si hanno molte notizie riguardo i suoi primi anni di vita, se non che era il cugino di Barnaba.



Secondo gli Atti degli Apostoli, sua madre si chiamava Maria ed è lei la vedova che ospitò Gesù e gli Apostoli durante l’Ultima Cena. Marco è l’unico tra gli Evangelisti a narrare la fuga di un ragazzino dall’orto degli ulivi e ciò ha fatto supporre nel tempo che fosse proprio lui quel giovane. Durante la sua età adulta, si spostò dapprima in Egitto, e in seguito a Roma seguendo Pietro, tanto che proprio nella Capitale è presente una basilica edificata nel luogo in cui soggiornò il Santo.

Successivamente, San Marco evangelista partì con Paolo e suo cugino verso Antiochia, ma i due si separarono e, a distanza di anni, lo ritroviamo al fianco di Pietro a Cipro. Dopo la morte di quest’ultimo non si hanno più informazioni certe su Marco. Secondo la tradizione avrebbe continuato la sua opera di evangelizzazione in Egitto, fondando la Chiesa di Alessandria.



Il mistero sulla morte e le reliquie trafugate: l’approdo a Venezia

Anche per quanto riguarda la sua morte non vi sono notizie precise: per Eusebio morì proprio ad Alessandria, assassinato (quindi martire) e trascinato per le strade della città. I resti di San Marco sarebbero stati custoditi dapprima ad Alessandria d’Egitto, ma nell’828 furono trafugati e portati a Venezia, dove qualche anno più tardi fu costruita la famosa Basilica a lui dedicata. Ad oggi alcune delle reliquie sono state trasportate dalla Basilica di San Marco a Venezia alla chiesa di San Marco in Città a Cortona e alla cattedrale di San Marco al Cairo.

Il Santo del giorno: i patronati e i festeggiamenti in tutto il mondo

Il culto di San Marco Evangelista è diffuso in tutto il mondo ed è patrono di numerosi comuni italiani, tra cui uno dei più famosi è sicuramente Venezia, città che infatti ha scelto il leone alato come proprio simbolo.

Venezia è il capoluogo del Veneto, con più di 250 mila abitanti, il secondo comune della regione per superficie e comprende sia territori insulari che di terraferma. La Festa di San Marco è una ricorrenza che da anni accompagna la storia di questa città, una tradizione pluricentenaria ricca di numerosi eventi, con un programma fitto di spettacoli musicali, teatrali, stand gastronomici e momenti di puro intrattenimento. Durante questa giornata, inoltre, si tramanda una tradizione molto particolare: la donna amata deve essere omaggiata con un bocciolo di rossa rossa, simbolo d’amore.

Gli altri Santi del giorno

Il 25 aprile, oltre a San Marco Evangelista, la Chiesa venera anche: Santa Franca di Piacenza, Badessa; San Pietro di Betancur, Fondatore in Guatemala; Sant’ Aniano, Vescovo d’Alessandria d’Egitto; Beato Bonifacio di Valperga, Vescovo; San Clarenzio di Vienne, Vescovo; Sant’ Erminio di Lobbes, Vescovo e abate; San Febadio di Agen, Vescovo; Beato Giovanni Piamarta, Sacerdote e fondatore; San Pasicrate e Valenzio, Martiri; Beati Roberto Anderton e Guglielmo Marsden, Martiri.