Il vaccino contro il covid e le cure sanitarie potrebbero divenire a pagamento nelle Repubblica di San Marino, ma solo in specifici casi. Il segretario di stato, Roberto Ciavatta, come riferiscono i principali quotidiani online a cominciare dall’agenzia Ansa, starebbe infatti pensando di rendere il vaccino anti-covid a pagamento, nel caso in cui i cittadini sanmarinesi non si dovessero far vaccinare (in forma totalmente gratuita), una volta che la “cura” sarà disponibile. In poche parole, se a gennaio arrivassero le dosi, e una persona non si vaccina, qualora questa si ammalasse a marzo e decidesse poi di vaccinarsi, a quel punto dovrà tirare fuori i soldi dal proprio portafoglio per curarsi. Al momento si tratta di una proposta su cui il Congresso di Stato, il governo di San Marino, sta ragionando, e a breve dovrebbe giungere la risposta definitiva.



SAN MARINO: “VACCINO COVID ARRIVERA’ DALL’ITALIA”

“Il vaccino a San Marino sarà gratuito – sono le parole di Ciavatta – e disponibile per la popolazione, e qualora si decida di non sottoporsi per scelta e non perché si fa parte di categorie escluse, come ad esempio gli allergici o per altri motivi sanitari, allora si dovranno pagare le cure per un eventuale contagio. Gli esperti della commissione vaccini dell’Istituto di sicurezza sociale si sono detti d’accordo“. Ciavatta ha aggiunto e precisato: “I vaccini a San Marino arriveranno dall’Italia, sarà il ministero della Salute italiano, Roberto Speranza, che stornerà per noi una quota parte e quindi anche i tempi di vaccinazione della popolazione sammarinese seguiranno quelli italiani”. La sanità sanmarinese è totalmente gratuita, così come quella della vicina Italia, e in passato, rispetto ai no vax, era stato adottato un compromesso, ovvero, si era stabilito che i genitori di quei bambini non vaccinati, accendessero un’assicurazione per danni contro terzi. E rimanendo in quel di San Marino, fa discutere il “liberi tutti” nella Repubblica in vista del capodanno, dove i locali saranno aperti e pronti ad accogliere i vicini di Marche ed Emilia Romagna: c’è così il serio rischio che marchigiani e romagnoli si riversino in massa a San Marino per San Silvestro, per poi fare ritorno a casa con il rischio di aver contratto l’epidemia.

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