Il giorno del 13 aprile, nel calendario cattolico romano viene riportato San Martino I che è stato Papa della chiesa cristiana nel corso del VII secolo dopo Cristo. In particolare è stato eletto quale settantaquattresimo Vescovo di Roma nell’anno 649, in un giorno non precisato del mese di luglio. Non si conoscono tantissime informazioni della sua vita ma probabilmente è nato nella città di Todi in un giorno e in un anno non conosciuti.



La lotta contro l’eresia monotelita e la congiura di Costante II contro San Martino I

Le prime informazioni sul conto si San Martino I si hanno a partire dal periodo in cui si trovava a svolgere il ruolo di Nunzio Apostolico nella città di Costantinopoli, sotto il pontificato di Papa Teodoro I.
Questa scelta fu dettata dal fatto che il pontefice aveva grande considerazione di San Martino, soprattutto per la sua saggezza e per le virtù che lo contraddistinguevano. La considerazione trovò massima espressione nel mese di luglio del 649 quando per l’appunto venne eletto Papa. Secondo le cronache del tempo la sua elezione richiese circa una sessantina di giorni e si decise peraltro di non attendere il consueto benestare dell’imperatore. Tale decisione fu una leggerezza che rischiava di mettere in discussione l’elezione. In realtà quelli erano anni di grande contrasto con il popolo e alcune autorità romane che erano costantemente critiche nei confronti dell’imperatore bizantino.



I dissapori erano principalmente legati alle questioni che vedevano la Santa Sede non essere in linea con l’imperatore bizantino per quanto riguarda la questione della volontà di Cristo. Si tratta dell’eresia monotelita che rinnegava l’aspetto umano di Cristo. Dopo la sua elezione, San Martino decise proprio di occuparsi di questo genere di vicenda convocando un sinodo, tra il 5 e il 31 ottobre dell’anno 649. Passerà alla storia come il primo Concilio Lateranense che peraltro è stato anche il primo ad essere convocato senza aver chiesto il permesso all’imperatore.



Alla fine ne presero parte circa 150 vescovi che condannarono il documento conosciuto come Ekthesis, pubblicato dall’imperatore Eraclio I. La vicenda però non finì in questo modo perché l’imperatore Costante II decise di replicare ed inviare a Roma l’esarca Olimpio, il quale aveva pieni poteri per far convenire i vescovi sulle proprie posizioni e soprattutto di arrestare il Papa qualora si fosse opposto alle sue decisioni. Quest’ordine però non venne mai eseguito perché si schierarono dalla parte del pontefice: la milizia cittadina, seppur di origine bizantine, era ormai diventata romana a tutti gli effetti.

Per risolvere la questione allora l’esarca pensò addirittura di far assassinare il Papa. Il piano consisteva in un collaboratore avrebbe dovuto pugnalare il Papa mentre prendeva la comunione. Tuttavia la leggenda ha voluto che nel momento in cui stava per sferrare il colpo mortale, venne abbagliato e momentaneamente accecato per cui non riuscì a centrare il bersaglio. Questo fece cambiare l’atteggiamento da parte di Olimpio, il quale iniziò a credere che l’azione del Papa venisse supportata direttamente da Dio. L’imperatore però non si diede per vinto e inviò un nuovo esarca il quale con uno stratagemma riuscì a catturare il Papa e a portarlo a Costantinopoli dove in un sommario processo venne condannato a morte per alto tradimento.

Il patriarca di Costantinopoli riuscì ad intercedere e far tramutare la condanna in esilio a Cherson, in Ucraina, ma per via delle malattie che già lo avevano debilitato, Papa Martino morì dopo pochi mesi, il 16 settembre del 655. Secondo quanto emerso dalle due lettere il suo più grande cruccio e dolore è stato il fatto di essere stato completamente abbandonato dalla Chiesa e da chiunque altro.

Gli altri Santi del giorno

Nel calendario romano, il giorno del 13 aprile di ogni anno, si ricordano e festeggiano, oltre a San Martino I, anche altri illustri personaggi creano il loro contributo alla storia della religione cristiana come San Papilo, Sant’Orsp, la Beata Ida, la Beata Margherita, San Carpo, Sant’Ermenegildo, il Beato Albertino, il Beato Francesco Dickenson, il Beato Giovanni Lockwood e il Beato Edoardo Catherick.