L’11 novembre è la data della ricorrenza dell’Estate di San Marino, ma non solo. Al Santo sono infatti associate altre due tradizioni: parliamo del vino novello e dei traslochi. Infatti, in molti regioni d’Italia la data di oggi è simbolicamente correlata alla maturazione del vino nuovo e viene celebrata con festeggiamenti alla bevanda maturata. Come spiega Bergamo News, il vino è spesso accompagnato in queste occasioni da caldarroste o castagne. Ma non solo: la festa di San Martino è associata anche ai traslochi nelle aree agricole: l’11 novembre era la data scelta per l’inizio e la fine dei contratti di affido o mezzadria. Perciò, a partire da questo giorno iniziavano i traslochi di quei lavoratori che, costretti a lasciare la casa libera, si spostavano da un podere ad un altro… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Estate San Marino, la festa dei Becchi o dei Cornuti
Estate San Martino, la festa dei Becchi o dei Cornuti: oggi, lunedì 11 novembre 2019, si celebra la figura del Santo di Tours ma anche il rito pagano che si sovrappone alla tradizione cristiana. Come riportano i colleghi di Quotidiano, a Sant’Arcangelo di Romagna tradizione vuole che si appendano gigantesche corna sotto l’Arco di Piazza Ganganelli in occasione della Fiera di San Martino: gli ornamenti vengono avvolti con cordoni di maglia colorati e, secondo la credenza, oscillano al passaggio delle persone tradite. La festa dei becchi è collegata alle fiere di bestiame che, anticamente, cadevano proprio in questi giorni dell’anno; becco si rifa al maschio della capra, il caprone, e ha un doppio significato: richiama sia le corna degli animali che i mariti traditi dalle mogli, che si intrattenevano con altri mentre i coniugi erano impegnati al mercato… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
Estate San Martino, tra santo e leggenda: ma il maltempo…
Oggi oltre ad essere San Martino è, inevitabilmente, anche l’estate di San Martino ovvero una “tradizione-leggenda” per cui solo in questo 11 novembre di metà novembre il clima è normalmente più mite pur avvicinandosi l’inverno e con la vera estate che inizia ad essere solo un fioco ricordo. Guardando il maltempo oggi in mezza Italia non viene proprio da festeggiare tale “estate aggiunta”, eppure la leggenda arriva da molto lontano ed è legata chiaramente alla vita del Santo protettore di Tours. «Un giorno d`autunno, l’11 novembre probabilmente, mentre usciva a cavallo da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero, mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino si impietosì e sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero. Immediatamente il sole si mise a scaldare come in estate», scrive il portale di Santi e Beati circa la grande tradizione dell’estate di San Martino, celebrata agli inizi di novembre dove spesso nella storia è avvenuta un’inversione di clima alle porte dell’inverno. (agg. di Niccolò Magnani)
Chi era San Martino
L’11 novembre si festeggia San Martino di Tours. Non si hanno delle notizie esatte in merito al preciso giorno di nascita del giovane. Quel che si sa è che Martino è nato presumibilmente nel villaggio di Sabaria Sicca in Pannonia, l’attuale Ungheria, nell’anno 316 oppure nel 317. Il ragazzo è figlio di un ufficiale dell’esercito al servizio dell’Impero romano. Questi, ancora adolescente, segue le orme del padre diventando appunto un soldato. Ad un certo punto, Martino va a vivere a Pavia, per via del lavoro del papà. Successivamente, il ragazzo viene obbligato a spostarsi in Gallia, in quanto militare. In questa terra avviene il fatto miracoloso legato alla figura di San Martino. Si racconta appunto che un giorno il ragazzo si trovasse alle porte di una città, insieme con il suo plotone di soldati. Ad un tratto Martino viene incuriosito dalla presenza di un mendicante. L’uomo ha un aspetto sofferente, è quasi nudo e soffre parecchio il freddo. Martino, senza pensarci nemmeno un attimo, decide di tagliare in due parti il suo mantello, donando una parte della stoffa all’uomo che ha appena conosciuto. Il mendicante accetta il dono e si copre con quel pezzo di mantello. Durante la notte, Martino sogna appunto il Cristo che gli restituisce la stoffa che ha regalato all’uomo povero che ha incontrato quel giorno.
Quando si risveglia il soldato scopre, con suo grande stupore, che il suo mantello è ritornato ad essere integro. Martino, che è un seguace del paganesimo, da quel momento prende una decisione importante. Il militare sceglie appunto di abbandonare il suo credo e di abbracciare il Cristianesimo. In seguito alla sua conversione, Martino decide di combattere contro i vari movimenti eretici, in particolare contro quello dell’eresia ariana. Nel 357, l’uomo si ritira anche nei pressi dell’attuale città di Savona, per pregare in completa solitudine. Nel 371, il religioso viene eletto vescovo di Tours, muore l’8 Novembre del 397, e successivamente viene nominato Santo.
San Martino, il protettore di Tours in Francia
San Martino viene considerato quindi uno dei protettori della cittadina di Tours in Francia. L’undici Novembre di ogni anno, in questo luogo, nella Basilica dedicata al vescovo, si celebra una messa in suo onore. Durante questa cerimonia, che attrae tantissimi fedeli, viene ricordato il gesto nobile di Martino, che donò una parte del suo mantello ad un povero mendicante, ma anche la sua vita virtuosa, caratterizzata soprattutto dalla preghiera. In occasione della festa di San Martino, Tours ospita pure alcuni eventi, in cui la gente può deliziare il suo palato con i prodotti tipici della zona, come i formaggi e il tarte tatin, che è il famoso dolce rovesciato. Tours è comunque una città francese, che viene considerata fin dal 2000 come Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Tra i monumenti religiosi da vedere in questo posto, vi sono la Cattedrale di San Graziano e la Basilica di San Martino. Il primo edificio è celebre per le sue vetrate istoriate, mentre la seconda struttura, in stile neobizantino, è nota per essere una tappa fondamentale del Cammino che porta a Santiago di Compostela. Tra gli edifici civili a Tours vi sono il Castello e il Palazzo Beaune-Semblançay. Il Castello sembra sia stato eretto in epoca carolingia, mentre il secondo edificio è la più grande residenza rinascimentale della città.
Gli altri Santi del giorno
L’11 novembre si festeggiano dunque San Bartolomeo il Giovane, San Mena d’Egitto, Santa Marina di Omura e San Teodoro Studita. I Beati di questo giorno sono invece Alice Kotowska e Eugenio Bossilkov.