Il 25 giugno 2024, la Chiesa celebra San Massimo di Torino, anche conosciuto con il nome di Massimo I. Secondo la tradizione, San Massimo sarebbe stato il primo Vescovo riconosciuto di Torino ed è venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi.

San Massimo di Torino: una fede salda durante le invasioni barbariche

Della vita di San Massimo di Torino Vescovo si hanno pochissime notizie. Secondo quanto riportato da alcune fonti sarebbe nato intorno al IV secolo in una provincia settentrionale italiana (non ben precisata) appartenente all’impero romano.
Allievo di Sant’Eusebio di Vercelli e di Sant’Ambrogio da Milano, per la tradizione San Massimo Vescovo fu il fondatore della Archidiocesis Taurinensis tra il 390 e il 420.



Questo fu un periodo difficile per quelle zone, sconvolte dalle invasioni barbariche, ma San Massimo Vescovo si impegnò fino al suo ultimo giorno di vita per contrastare il paganesimo e proteggere la sua comunità.
Fu proprio lui a far edificare, sui resti di un antico tempio pagano, la Chiesa di Sant’Andrea, andata distrutta e su cui ad oggi sorge la famosissima Chiesa della Consolata.



San Massimo Vescovo è ricordato anche per i suoi straordinari sermoni, che furono raccolti in un’opera realizzata da A. Mutzenbecher.
Non si conosce la data precisa della sua morte, che comunque è stimata intorno al 420.

Chiese e strade al lui dedicate a Torino

Le sue reliquie sono custodite ancora oggi nella Basilica di San Massimo a Collegno, dove probabilmente San Massimo svolse la sua attività di Vescovo.
Per molto tempo si è pensato che qui fosse anche presente la tomba del santo, ma nonostante i ripetuti scavi non è mai venuta alla luce.
Nel XIX secolo il comune di Torino ha deciso di dedicare una strada del centro storico a San Massimo Vescovo, mentre l’arcidiocesi gli ha dedicato una chiesa edificata proprio in questa via e consacrata nel 1853.



I patronati di San Massimo di Torino

San Massimo di Torino è patrono di diversi comuni piemontesi, tra cui Villanova Canavese (Torino) e Marmora (Cuneo).
Marmora è un piccolissimo comune montano di neanche 60 abitanti della provincia di Cuneo. Qui è presente un’affascinante cappella, tutt’oggi visitabile, in cui è possibile ammirare alcuni affreschi risalenti al XV secoli realizzati dal famoso artista cuneese Giovanni Baleison, in cui sono rappresentate diverse scene di vita di Gesù e di San Sebastiano.

Ogni anno, il 25 giugno il paese si veste in festa in onore del proprio patrono. La Pro Loco di Marmora, in collaborazione con il Comune, organizza per questa data la tradizionale festa patronale che prevede al mattino la celebrazione della Santa Messa animata dalla Corale “Le Verne – G. Milano” di Racconigi, mentre al termine della funzione è offerto un ricco rinfresco per tutti i fedeli nella piazza principale del paese.