Il 22 settembre la Chiesa festeggia San Maurizio che, nel Martirologio Romano, è citato assieme ai Santi Essuperio, Candido e ad altri soldati compagni. Le notizie più attendibili su San Maurizio sono tratte dalla Passio Martyrum Acaunensium scritta da Sant’Eucherio da Lione. San Maurizio è patrono di molte città in Italia tra cui San Maurizio Canavese, Montalbano Jonico, Cassano Magnago, Sarre e Fénis in Valle d’Aosta. San Maurizio è patrono di Fénis ed è celebrato con celebrazioni liturgiche, canti, danze e degustazioni dei piatti tipici. La cittadina valdostana sorge all’ombra di Punta Tersiva, monte alto 3513 mt e si trova a due passi dalla Valle di Cogne, dalla Val Champorcher e la Val Clavalitè. Il simbolo di Fénis è il Castello, bellissimo con le mura merlate e torri, arricchito all’interno da mobilio d’epoca, opere d’arte e affreschi. La fortezza domina dall’alto antiche caseforti e la Chiesa di San Maurizio, col suo pittoresco campanile in pietra.



San Maurizio, la vita del Beato

San Maurizio era un soldato della Legio Tebea, composta da soldati provenienti essenzialmente dall’Egitto: questa guarnigione leggendaria operava sotto gli imperatori Massimiano e Diocleziano e, nonostante combatteva per Roma con coraggio e decisione, osservava diligentemente i dettami cristiani. Maurizio era a capo della Legione Tebea e incarnava pienamente lo spirito ligio al dovere e la fervente fede in Dio. Un giorno Maurizio ebbe l’ordine di unirsi al resto dell’esercito romano in Italia e raggiungere da qui la Gallia, dove avrebbero combattuto contro i Bagaudi, un popolo che era ancora assai fedele alle pratiche celtiche. La Legione Tebea eseguì gli ordini e si mise in marcia fino a quando si fermarono, poco oltre lo scenografico Passo del Gran San Bernardo, a Octodurum. Qui Massimiano ordinò a tutti i soldati di fare sacrifici pagani e di uccidere tutti i cristiani. Maurizio, così come l’intera Legione Tebea, rifiutarono e si rifugiarono nella vicina Agauno, in Valesia: l’imperatore allora ordinò una prima decimazione della legione, al fine di piegare la volontà degli altri soldati.



Ma la volontà di Maurizio e degli altri compagni fu ferrea, affermando che preferiva morire da innocente che continuare a vivere come colpevole. Così Massimiano fece uccidere tutti, compreso Maurizio: nell’iconografia cristiana il santo è raffigurato con la spada, la palma simbolo del martirio, la Croce Mauriziana visibile sul petto e lo stendardo bianco con la croce rossa. L’Abbazia Territoriale di San Maurizio d’Agauno, sita a Saint-Maurice nel Canton Vallese (l’antica Augunum), è il più antico luogo di culto dedicato a San Maurizio ed è stato costruito per volere di San Sigismondo nel 515. Il culto di San Maurizio si diffuse subito in Italia, in Francia, Germania e Svizzera, tanto che molte cittadine hanno il suo nome. La figura del santo è poi legata ai Savoia: il duca Amedeo VIII non solo istituì l’Ordine Cavalleresco di San Maurizio ma fece anche traslare le reliquie del santo da Saint-Maurice al Duomo di Torino, precisamente nella Cappella della Sindone.



Gli altri Beati di oggi

Il 22 settembre si celebrano anche altri santi come Santa Basilia, San Fiorenzo, Santa Salaberga, Santa Basilia, san Settimio di Jesi, il beato Alfonso da Cusco e il Beato Ottone di Frisinga.