Il 15 gennaio si festeggia San Mauro Abate. Il culto è particolarmente diffuso nel Meridione grazie alla divulgazione del credo benedettino a opera dei monaci cluniacensi. In particolare la figura di San Mauro è tuttora venerata nel paesino di Viagrande, in provincia di Catania, di cui è il Santo patrono. Ogni anno il borgo collinare, inserito all’interno del parco dell’Etna, dedica al santo una “due giorni” di festeggiamenti che hanno inizio il 14 gennaio in concomitanza con la tradizionale fiera del bestiame, piante, fiori e attrezzi agricoli che si snoda per i vicoli dell’antico villaggio. Dopo una messa in suo onore si svolge una processione per le vie del paese con il trasporto del braccio reliquiario del santo.
Il giorno successivo, 15 gennaio, si svolge la solennità di San Mauro Abate, il cui simulacro viene trasportato a spalla dalla sua cameretta (in siciliano “cammaredda”) dove permane per tutto l’anno fino all’altare maggiore per essere issato in bella vista. Al termine della funzione la reliquia viene adagiata sul fercolo e allo scoccare delle 13 lo scampanìo è accompagnato da un suggestivo spettacolo pirotecnico che prelude al trasporto del simulacro fino a piazza San Mauro dove si ha la tradizionale “calata dell’angelo”, una statua lignea fatta scendere dall’alto con fiori e banconote in dono al santo.
San Mauro Abate, la vita del Beato
San Mauro Abate fu un monaco benedettino nato a Roma nel 512 d.C. da una nobile famiglia romana. La storia del santo si intreccia indissolubilmente con quella di un altro giovane, Placido, di poco più piccolo, anch’egli entrato da ragazzo nella congregazione di San Benedetto. La leggenda di Mauro e Placido li vede insieme giovanissimi discepoli di San Benedetto a cui furono offerti in tenera età dalle rispettive famiglie gentilizie romane. Sia Mauro che Placido entrarono ben presto nelle grazie del Patriarca per la loro bontà d’animo.
In particolare, il temperamento umile e fidato di Mauro fu di esempio per gli altri monaci benedettini. Dai dialoghi di San Gregorio Magno si apprende che il giovane Mauro, appena adolescente, salvò su ordine di San Benedetto un fanciullo caduto nel fiume, riuscendo a sottrarlo alla furia delle onde e solo dopo averlo riportato a riva si accorse di aver miracolosamente camminato sulle acque. Nominato priore di Montecassino, dove guarì un bambino zoppo, fu successivamente inviato dal suo maestro in Francia per diffondere il “verbo” benedettino e dove si spense il 15 gennaio 584 ad Angers, nella Gallia Cisalpina.
Gli altri Beati di oggi
Oltre a San Mauro Abate, il 15 gennaio si festeggia San Cosma il Melode, vescovo di Mayuma, nato a Gerusalemme nel 706 e ricordato come il più grande innografo della liturgia greca e San Probo di Rieti, un vescovo a cui Papa San Gregorio Magno dedicò un elogio scritto.