Ogni anno, il 13 novembre, la Chiesa celebra San Niccolò I, conosciuto anche come San Niccolò Magno. È stato Papa della Chiesa cattolica e il suo pontificato è durato dall’858 fino alla sua morte, avvenuta nell’867. Molto importante fu il suo contributo nel tenere la centralità della Chiesa, a fronte di tante spinte autonomiste nazionali, provinciali e anche nei confronti della Chiesa ortodossa.



La vita di San Niccolò I: il pugno duro contro chi lavorava per la disgregazione

Niccolò nacque a Roma nei primi anni del IX secolo in una famiglia agiata e i suoi genitori vollero per lui un’educazione elitaria e approfondita, soprattutto in campo letterario.

Proprio questa sua preparazione gli aprì le porte della corte pontificia e nel tempo riuscì a conquistare la fiducia di ben 3 Papi: Sergio II, Leone IV e Benedetto III. Dopo la morte di quest’ultimo, Niccolò venne scelto come suo successore e venne consacrato Papa il 24 aprile 858.



Il suo pontificato durò 10 anni, periodo durante il quale si distinse per la sua fede profonda e la completa devozione al prestigio del cattolicesimo.
In quegli anni dovette intervenire in più occasioni per proteggere la posizione della Chiesa, dapprima scomunicando l’arcivescovo Giovanni VIII di Ravenna (861), proibendogli di appropriarsi dei beni appartenenti alla Chiesa, e in seguito con Lotario II re di Lorena, che aveva imprigionato in un monastero la moglie per convivere con la sua amante.

Infine Papa Nicolò I fu uno dei più importanti sostenitori dell‘indipendenza del papato dall’autorità imperiale: fino alla sua morte continuò ad affermare la superiorità della Chiesa in tutte le faccende religiose, in particolare per l’elezione e la deposizione delle cariche dei vescovi, e allo stesso modo si raccomandò sempre che i religiosi non si intromettessero nel governo delle cose terrene.



San Niccolò I morì il 13 novembre 867 e il suo corpo fu sepolto all’interno della Basilica di S. Pietro davanti alle porte.
Il suo culto è stato inserito nel Martirologio romano dapprima il 6 dicembre e, in seguito a partire dall’8 luglio 1883, il 13 novembre, data che permane ancora oggi. Per il suo eccezionale carisma religioso gli è stato attribuito il soprannome di “Magno”, titolo che nella storia è stato dato solo a lui e a Papa Leone I e Gregorio I.

Il patronato di San Niccolò I e le celebrazioni

San Niccolò I Papa è Patrono del piccolo paese di Guardia Perticara, un comune di poco più di 500 abitanti, in provincia di Potenza, in Basilicata.
Il borgo ha origini davvero antiche, infatti ci sono testimonianze archeologiche che risalgono alla prima età dell’era del ferro nel IX-VIII secolo a.C.
La cittadina durante la sua storia moderna è stata vittima di ben due terremoti: il primo nel 1857, che provocò un centinaio di vittime e danneggiò in modo molto importante la struttura urbanistica, e il secondo nel 1980, a seguito del quale fu progettata una ricostruzione architettonica e artistica, restituendo al centro storico la sua antica bellezza medievale.

Proprio per questo, Guardia Perticara ad oggi è inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia e nel 2011 ha ottenuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano.
La festa del Santo patrono si svolge ogni anno con la celebrazione di una messa solenne e la processione del santo, mentre bancarelle e musica rallegrano le strade del paese.

Gli altri Santi del giorno

Il 13 novembre la Chiesa venera anche Sant’Omobono Tucenghi, laico; Sant’Agostina Pietrantoni, religiosa; San Brizio di Tours, vescovo; San Florido di Città di Castello, vescovo; Santi Antonino, Niceforo, Zebina, Germano e Manatha, martiri; Sant’ Eugenio II di Toledo, vescovo; Santa Maxellendis, vergine e martire; Sant’ Abbone di Fleury, abate; Santi Arcadio, Pascasio, Probo, Eutichiano e Paulillo, martiri; Beato Varmondo Arborio di Ivrea vescovo.