Il giorno 14 novembre viene festeggiata la ricorrenza di San Nicola Tavelić, sacerdote francescano martire nonché primo Santo croato. Non figurano città di cui sia patrono, ma spiritualmente parlando la città di Šibenik può essere considerato il luogo che più lo rappresenta, essendo essa con molta probabilità la sua città natia. Šibenik è una città di 34000 abitanti circa, situata nella fascia centrale della Dalmazia. Da inizio ‘400 sotto il controllo stabile della Repubblica di Venezia col nome di Sebenico (sebbene fosse già stata di proprietà veneziana in passato), è ritornata sotto controllo Jugoslavo nel 1921 grazie al Trattato di Rapallo.
Tornando al santo, il 14 Novembre oltre a san Nicola Tavelić cade la ricorrenza dei frati francescani che con lui perirono per portare la dottrina cristiana a Gerusalemme, i santi Deodato Aribert, Stefano da Cuneo e Pietro da Narbona.
San Nicola Tavelić, la vita del Beato
San Nicola Tavelić nacque nella città croata di Šibenik nel 1340. Egli entrò nei Frati Minori di san Francesco già da adolescente e, nel 1383, arrivò a Mont Sion a Gerusalemme in una Missione palestinese insieme ad un altro frate. I musulmani erano noti per essere poco avvezzi al confronto interreligioso, così dopo 8 anni il santo croato decise di esporre, sorretto da altri tre frati, un elaborato da loro composto in cui ponevano la religione cristiana al di sopra di quella islamica, confutando gli elementi di quest’ultima. I musulmani, inizialmente interessati dalle argomentazioni dei francescani, divennero iracondi nel momento in cui questi ultimi rifiutarono di ritrattare le loro parole.
I quattro monaci furono quindi torturati per i tre giorni successivi, per poi essere uccisi e i loro resti dispersi. Nicola Tavelić fu canonizzato santo nel 1970 da Paolo IV, insieme agli altri tre monaci francescani, rendendolo così il primo Santo canonizzato di nazionalità croata. La figura di Nicola Tavelić è venerata in tutta la Chiesa Cristiana, tanto da avere chiese sparse in tutto il mondo a lui dedicate.