Il 29 maggio la chiesa cattolica dedica la giornata alla celebrazione di San Paolo VI. Il Santo è stato prima vescovo di Milano e poi Papa, venerato per la sua opera di evangelizzazione e la sua grandissima umanità. Nasce con il nome di Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini nella località di Concesio nel 1897. La sua è una famiglia borghese e il bambino cresce studiando da esterno presso un collegio gesuita di Brescia, dove si distingue per il suo impegno nell’attività dell’oratorio. Fin da subito è chiara la sua vocazione religiosa tanto che nel 1920 prende i voti ma non abbandona gli studi, visto che si distingue per l’acume e la propensione a voler apprendere sempre di più.
Dietro l’insistenza del suo padre spirituale, intraprende gli studi diplomatici e viene poi inviato a Varsavia come nunzio apostolico. La sua esperienza dura solo cinque mesi, però, durante i quali il futuro Paolo VI prova sulla sua pelle che cosa voglia dire essere in un paese governato dal nazionalismo. Rientra a Roma e consegue ben tre lauree, poi nel 1925 entra nel consiglio direttivo della FUCI. Nel 1937 viene invece nominato alla Segreteria dello Stato Vaticano, al fianco di Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII: ne nasce una stretta collaborazione che farà del Montini il braccio destra del pontefice in una situazione così delicata come quella relativa alla Seconda Guerra Mondiale. Nonostante al termine della guerra Pio XII sia stato accusato di non aver preso posizioni nette contro il nazismo e il fascismo, in realtà proprio Montini in vece del papa contribuì con la sua opera a salvare oltre 4000 ebrei romani, nascondendoli anche all’interno del Vaticano stesso. Nel 1954, in modo del tutto inaspettato, Montini viene allontanato da Roma e nominato vescovo di Milano: lui vive questa scelta come una punizione ma in realtà è solo un modo per testare la sua tempra e destinarlo, in seguito, ad incarichi ancora più prestigiosi. Alla morte del papa e all’indomani dell’elezione di papa Giovanni XXIII, Montini viene eletto cardinale e in questa veste viaggia molto in tutto il mondo, in nome e per conto del pontefice. Il pontificato di Giovanni XXIII, però, dura molto poco in quanto nel 1963 muore dopo una grave malattia.
San Paolo VI, l’elezione e…
Al suo posto viene eletto proprio il Montini che sceglie di prendere il nome di Papa San Paolo VI. Il suo lavoro è fin da subito improntato alla pacificazione del mondo cattolico e all’unità cristiana incentrata sull’amore. La sua opera è incentrata alla modernizzazione della chiesta cristiana e per questo motivo non sempre viene ben accolto e riesce a farsi molti nemici. Durante una visita nelle Filippine, ad esempio, subisce un attentato e viene gravemente ferito ma riesce a salvarsi anche grazie all’aiuto del suo assistente personale. Nel 1978 il Papa si ammala gravemente e in modo fulmineo tanto che il 6 agosto dello stesso anno muore in modo sereno. Alla sua morte le sue spoglie sono state conservate all’interno delle Grotte Vaticane dove si trovano ancora oggi. Nel 2019 è papa Francesco a decidere di fissare al 29 maggio la giornata dedicata alla sua celebrazione, in quanto è la ricorrenza del giorno nel quale Paolo VI è stato ordinato sacerdote.
Gli altri Beati di oggi
Nella stessa giornata del 29 maggio, la chiesa cattolica festeggia anche sant’Alessandro, la Beata Anastasia, Santa Bona, San Gerardo, Beata Gherardesca, San Massimo, San Martirio, San Senatore e San Sisinni.