Sono rigide le regole in occasione della festa di San Patrizio con l’emergenza per il Coronavirus che ha di fatto annullato tantissime tradizioni. Un’ordinanza ha chiuso in Irlanda tutti i pub e vietato anche la possibilità di fare dei party privati. La decisione è arrivata in seguito ai 40 nuovi contagi arrivati ieri, il numero più alto da quando il 29 febbraio le autorità sanitarie si sono messe in moto anche in Irlanda. Il capo dell’Associazione dei ristoratori irlandesi, Adrian Cummins, ha effettuato una richiesta di ulteriore serrata degli esercizi, lanciando anche un messaggio attraverso l’emittente Rte. Sicuramente è stata scelta saggia tentare subito di contenere il contagio visto che al momento si parla di 169 casi in Irlanda e 45 in Irlanda del nord. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA PARATA SUI SOCIAL PER IL CORONAVIRUS

Il coronavirus ha rovinato i piani degli irlandesi che, tuttavia, per celebrare nel migliore dei modi San Patrizio, hanno organizzato una parata sui social a cui, tuttavia, non potranno partecipare il Principe William e la moglie Kate Middleton. I due reali, il 17 marzo, erano soliti recarsi in Irlanda per partecipare alla parata militare, ma quest’anno, per cause di forza maggiore, dovranno rinunciare all’importante evento. La Middleton, già nel 2016, aveva rinunciato alla parata. Quell’anno, la moglie del Principe William rinunciò alla parata per la stanchezza scatenando la polemica. Quest’anno, invece, sia William che Kate avrebbero volentieri partecipato alla parata, ma il coronavirus ha fermato anche l’Irlanda e la famiglia reale inglese (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA PARATA DI SAN PATRIZIO SUI SOCIAL

Questo 17 marzo doveva essere giorno di festa: San Patrizio, la parata, le celebrazioni. L’emergenza coronavirus ha però stravolto tutti i programmi, in particolare del popolo irlandese, che da Dublino a New York, da Londra a Boston, sperava di scendere in strada a rendere omaggio al patrono d’Irlanda. Così evidentemente non sarà, ma il popolo irlandese non ha nessuna intenzione di arrendersi ad un nemico invisibile come il virus: per questo c’è da aspettarsi un’ondata verde social a partire dalle prossime ore. Quella che andrà in scena sui social sarà infatti una “parata virtual”: gli hashtag #StPatricksDayTogether e #virtualparade2020 saranno i prescelti per pubblicare le foto dei tanti che avevano già pronti a sfoggiare costumi, strumenti e quadrifogli portafortuna. Un flashmob che almeno per un giorno servirà ad archiviare l’angoscia del contagio e ad alimentare il senso di comunità, sebbene a distanza di sicurezza. (agg. di Dario D’Angelo)



SAN PATRIZIO, LA VITA

Dai documenti ufficiali giunti fino ai giorni nostri, si può vedere che San Patrizio è venuto al mondo nella Britannia romana nel 385 dopo Cristo. Non si conosce, dunque, il luogo esatto della nascita del giovane. Patrizio, all’età di 16 anni, subisce un rapimento. In seguito a questo evento, il ragazzo viene venduto come schiavo a Muirchu, che è il sovrano del Dal Riata, che è una zona abitata soprattutto da irlandesi. In questo territorio, Patrizio impara la lingua gaelica. Mentre vive la sua condizione di schiavo, il ragazzo decide di convertirsi al Cristianesimo. Successivamente il giovane riesce a liberarsi e a tornare dalla sua famiglia. Patrizio, allora, nel 407 diventa un diacono. Ad un certo punto, il religioso si reca in Gallia, dove viene nominato vescovo. Da Papa Celestino I, Patrizio riceve il compito di evangelizzare le isole britanniche e l’Irlanda. Nel 431, il vescovo incomincia la sua opera di predicazione del Cristianesimo sul territorio irlandese, che è abitato soprattutto da pagani. Durante la sua missione, Patrizio viene spesso minacciato di morte e corre diversi pericoli. Nonostante tutto, il vescovo non si fa impressionare e fonda numerose strutture religiose. In contemporanea, costui si dedica anche all’assistenza dei più poveri e degli ammalati. Il religioso poi fa diventare la croce celtica il simbolo del Cristianesimo celtico. Dopo un viaggio a Roma, Patrizio si stabilisce nell’Irlanda del Nord. Il vescovo muore quindi a Saul il 17 Marzo del 461 dopo Cristo. Dopo la sua scomparsa, il vescovo irlandese è stato nominato Santo. Il 17 Marzo di ogni anno è la festa di San Patrizio, che è addirittura una festa nazionale in Irlanda.

San Patrizio, il patrono di Dublino

San Patrizio è considerato il Patrono di Dublino. In questa città, il 17 Marzo si organizza una grande parata in onore di questo religioso. In aggiunta, gli abitanti del luogo, nel corso dei festeggiamenti, sono soliti vestirsi di verde, in quanto San Patrizio veniva spesso raffigurato con il trifoglio, che è pure il simbolo dell’Irlanda. In questa festa, ci sono delle sagre, dove si possono assaggiare l’arrosto e il tipico pane irlandese, chiamato Soda Bread. Durante questi eventi gastronomici la gente di solito beve la Guinness e il sidro. I festeggiamenti in onore di San Patrizio si svolgono comunque in quasi tutto il mondo, ma soprattutto a Montreal e a Boston, in quanto il vescovo è anche il protettore di queste due città. Dublino è quindi la capitale dell’Irlanda. In questa città, un posto assolutamente da vedere è appunto la Cattedrale di San Patrizio. Questa chiesa è il più grande edificio religioso esistente a Dublino. La città poi ospita l’Áras an Uachtaráin e l’L’Abbey Theatre . La prima struttura civile è la residenza del presidente irlandese, mentre la seconda è appunto un teatro, dove si svolgono degli spettacoli molto interessati e che attrae ogni anno numerosi visitatori. A Dublino si deve assolutamente fare una sosta al castello. Questa imponente fortezza ha rappresentato per lungo tempo il centro del potere inglese in Irlanda. Il castello è stato fatto costruire allora nel 1204 dal re Giovanni d’Inghilterra. La struttura di questo edificio militare si contraddistingue in quanto è costituita da 4 torri e da un grosso fossato.

Gli altri Beati di oggi

Il 17 marzo si ricorda non solo San Patrizio, ma anche Sant’Ambrogio di Alessandria, San Corrado di Baviera, San Gabirel Lalemant e infine Santa Gertrude di Nivelles. I Beati di questo giorno sono invece Juan Nepomuceno Zegrí e Tommasello da Perugia.