San Patrizio viene celebrato il 17 marzo dalla Chiesa cristiana. Viene celebrato in Italia, con festival come quello di Bologna a base di musica folk e di Verona. Il 16 marzo, in base all’iniziativa “Global Greening”, tutti i più importanti monumenti al mondo si illuminano di verde e persino i fiumi di Boston, New York e Chicago si tingono di verde. La più grande festa in onore di San Patrizio si svolge a Dublino e dura almeno una settimana, tra divertimento, artisti di strada e brindisi con la birra Guinness e la grande parata che si snoda per le strade della città partendo da Parnell Square.
La Repubblica d’Irlanda è la terra di cui San Patrizio è patrono e Dublino è la sua capitale: la città ospita l’antica università Trinity College, dove studiarono Stoker e Wilde. È qui che sorgono la Cattedrale di San Patrizio del XII secolo e lo stabilimento della famosa birra Guinness. L’Irlanda è però anche sinonimo di castelli, dal King’s John Castle del 1200 a Limerick, a due passi dal lago Lough Gum, al Kilkenny Castle, il più antico d’Irlanda. Meritano una visita poi il “Parco Nazionale di Burren”, con i suoi insediamenti risalenti a 3500 anni fa, il “Parco Nazionale Killarney” e la splendida penisola di Iveragh, visitabile percorrendo la scenografica strada Ring of Kerry.
San Patrizio, la vita del Beato
San Patrizio, nato con il nome di Maewyin Succat, nacque tra il 385 e il 461 nella Britannia Romana da famiglia cristiana, con suo padre Calpurnio diacono nella contea di Bannhaven Taberniae. Patrizio ebbe un’infanzia serena e felice, fino a quando all’età di 16 anni un gruppo di pirati irlandesi sequestrò lui e altre persone, portando tutti nell’Irlanda settentrionale. Iniziò per Patrizio una vita difficile, passata come uno schiavo a pascolare le pecore e ad ambientarsi in una società molto diversa, di cui non capiva la lingua e le tradizioni. Provò a fuggire due volte ma invano. Lo scorrere del tempo insegnò a Patrizio quanto valorosi fossero gli irlandesi che, seppure nella loro organizzazione alquanto tribale, conoscevano il valore del rispetto. Tentò di fuggire ancora dall’Irlanda e vi riuscì nel 407: si imbarcò su navi che lo portarono a sbarcare in una zona desertica della Gallia, dove rischiò di morire di fame. Spinto da coloro che lo accompagnavano in questa avventura, pregò Dio e all’improvviso apparvero dei maiali, i quali riuscirono a sostentarli. Patrizio tornò nella sua Britannia dai genitori e qui, una notte, sognò gli irlandesi che lo reclamavano: l’uomo, che nel frattempo aveva avuto esperienze mistiche, interpretò questo come l’invito alla vocazione.
Patrizio allora decise di diventare diacono e si dedicò agli studi in Gallia, presso Germano, il vescovo di Auxerre: si ritirò poi in convento per qualche tempo per apprendere i rudimenti della vita monastica e imparare al meglio come evangelizzare un popolo. Nel 460 tornò in Irlanda: alcuni studiosi pensano che il suo arrivo sull’isola sia avvenuto intorno al 432, identificandolo nella persona del vescovo Paladio, il cui secondo nome era proprio Patrizio. Qui Patrizio si trovò a diffondere la parola di Dio tra le varie tribù, ognuna con un proprio sovrano, al quale solitamente elargiva qualche dono per avere il permesso di predicare. Certo la sua opera evangelica fu molto contrastata dai pagani, soprattutto dai druidi e dai pellagiani. Patrizio però, sostenuto dalla fede, proseguì la sua conversione dell’Irlanda e fondò diocesi, Capitoli all’interno delle chiese e un nuovo clero, dal quale provennero molti vescovi. Patrizio morì nel 461 a Down, nell’Ulster e il suo culto si diffuse in tutta l’Irlanda e nel mondo, anche grazie agli emigrati irlandesi.
Gli altri Beati di oggi
Il 17 marzo si celebrano anche San Paolo di Cipro, San Gabriele Lalemant, San Corrado di Baviera, Sant’ Agricola di Chalon sur Saone, Santa Gertrude di Nivelles, i Santi Martiri di Alessandria e il Beato Tommasello da Perugia.