Il 21 febbraio di ogni anno viene ricordato e festeggiato San Pier Damiani che è stato durante la sua vita terrena vescovo di Ostia e proclamato dottore della Chiesa per le sue conoscenze. Si tratta di un teologo e Cardinale italiano che è stato proclamato dottore della Chiesa del 1828 e che fu apprezzato per essere stato anche un importante riformatore e moralizzatore della chiesa durante il suo tempo. San Pier Damiani è nato a Ravenna nell’anno 1700 ed è scomparso a Faenza il 21 oppure il 22 febbraio del 1072. Nacque in una famiglia molto religiosa e di origini illustri. La sua infanzia non fu semplice perché la famiglia non si trova più in condizione agiata e soprattutto i genitori dovevano badare oltre a Pierre anche ad altri sei fratelli il più grande dei quali era Damiano il quale a sua volta consacrò la vita alla religione diventando un arciprete e poi un monaco. Pier Damiani era il più giovane e ben presto si trovò in un’ulteriore situazione di difficoltà perché rimase orfano di entrambi i genitori e quindi fu allevato di fatto dalla sorella maggiore Rodelinda. Successivamente andò a vivere presso la casa del fratello secondogenito per poi andare da Damiano che era già un arciprete. In questa fase della vita decise di intraprendere degli studi teologici e di consacrare a sua volta il resto degli anni nel professare la religione cristiana in tutte le forme possibili. Andò a vivere a Faenza perché c’era una scuola migliore rispetto a Ravenna dove rimase per 4 anni ossia il tempo necessario per completare gli studi. Successivamente si spostò a Parma per studiare le arti liberali e poi ritornò a Ravenna nel 1032 per intraprendere la carriera di insegnante. Divenne un importante maestro di arti liberali ma nel 1035 maturò progressivamente l’idea di dedicarsi completamente alla vita monacale. Si spostò a Fonte Avellana nel relativo Monastero dove trascorse otto anni della sua vita occupandosi anche dell’istruzione ed egli altri monaci presenti.



San Pier Damiani, la promozione della vita eremitica

Per il suo impegno e le sue capacità San Pier Damiani divenne priore del monastero e si adoperò molto nell’organizzazione e nella promozione della vita eremitica per enfatizzare i concetti e gli ideali monastici. Si occupò anche di opere culturali curando in prima persona la biblioteca dell’eramo e fondò diversi altri eremi e monasteri dell’ex esarcato bizantino come il monastero di San Salvatore di Monteacuto oppure quello di San Bartolomeo in camporeggiano presso Gubbio. Papa Stefano IX tra il 1057 e il 1058 decise di nominare San Pier Damiani cardinale e vescovo di Ostia cioè uno dei sette cardinali a più stretto contatto con il Papa. Grazie a questo importante riconoscimento si trasferì a Roma e si occupò di riformare la Chiesa Cattolica per farla diventare più pura. Inoltre svolse numerose missioni per conto del Pontefice ma negli ultimi anni di vita dopo aver richiesto più volte al papa Alessandro II di ritornare alla vita monastica, vide esaudire questo suo desiderio nel 1067 tornando al monastero di Fonte Avellana e rinunciando così a tutte le sue cariche. Morì il 21 oppure il 22 febbraio del 1072. Il giorno del 21 febbraio vengono ricordati oltre a San Piero Damiani anche altri esponenti illustri della storia della religione cristiana come Sant’Eustazio che è stato Vescovo di Antiochia. Inoltre, ci sono anche San Germano, il Beato Tommaso Purmort, San Roberto Southwell, il Beato Natale Pinot e la Beata Maria Enrichetta Dominici.

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