San Pietro Canisio viene ricordato dalla Chiesa Cattolica il giorno 21 dicembre. Viene considerato il primo gesuita in terra tedesca e uno dei figli più amati da S.Ignazio di Loyola. Il Santo ha agito nel corso della sua vita per far trionfare la fede cattolica in un periodo in cui avanzava sempre più l’eretica dottrina protestante. Una delle sue più pregevoli opere è Catechismo, in cui San Pietro Canisio esprime in lingua latina il Verbo e la Verità cristiana, contro le nozioni eretiche del tempo. Il Beato è venerato soprattutto in Germania (in particolare nelle cittadine di Sedelsbergh e Saterland), nei Paesi Bassi e in Austria. Tra le città di cui il Santo è patrono c’è Innsbruck, la pittoresca capitale del Titolo incastonata tra l’Altpiano di Mieming, le Prealpi del Tux e i Monti del Karwendel.
Oltrepassando il monumentale Arco di Trionfo a tre arcate, eretto in stile romano, ci si ritrova sulla iconica strada Maria-Theresien-Strasse, lungo la quale si incontra la settecentesca Colonna di Sant’Anna e il famoso Tettuccio Dorato sull’edifico Neuhof : si tratta di una meravigliosa loggia dal tetto ricoperto da più di 2000 tegole in rame dorato, costruito nel ‘500 per volere di Massimiliano I. Da vedere a tal proposito, il mausoleo dello stesso imperatore, sito all’interno del Duomo di San Giacomo risalente al 1180: è un opera semplicemente grandiosa, costruita in marmo e circondata da ben 28 statue a grandezza naturale con le fattezze dei componenti degli Asburgo. Imperdibile è poi una visita al palazzo imperiale di Hofburg e in particolare alle camere che seppur per poco ospitarono la celeberrima Imperatrice Sissi, decorate con eleganti lampadari, specchi e sete rosa.
San Pietro Canisio, la sua vita
San Pietro Canisio nacque come Pieter Kanijts nei Paesi Bassi, nella cittadina di Nimega, l’8 maggio del 1521: i suoi genitori, Egidia e il borgomastro Giacomo, appartenevano a un ceto agiato ma erano molto pii e crebbero il piccolo Pietro nel segno del Cristo, tanto che non era raro vederlo imitare le cerimonie sacre. Il padre Giacomo, quando Pietro crebbe, decise di far studiare il figlio a Colonia: Pietro non deluse mai la famiglia, mostrandosi uno studioso brillante ma senza mai perdere di vista la via della santità che aveva intrapreso sin da piccolo. Nel tempo libero infatti amava frequentare il convento dei certosini e leggere Esercizi Spirituali, opera di Ignazio di Loyola. La svolta per Pietro Canisio avvenne quando incontrò Pietro Favre che lo invitò a entrare a far parte della Compagnia di Gesù: Pietro allora, dopo aver compiuto a Magonza la pia pratica, divenne un gesuita a soli 22 anni nel 1543. Conclusi i suoi studi, Pietro Canisio divenne provinciale della Germania, fondò numerosi collegi e partecipò ad almeno tre Congregazioni Generali. Su invito del vescovo Ottone di Waldburg, Pietro prese perfino parte al Concilio di Trento, mostrando una eccellente eloquenza messa sempre al servizio di Dio, parlando direttamente ai cuori, operando inspiegabili prodigi e conquistando così molti fedeli e nuovi adepti per la Compagnia di Gesù.
Quando divenne predicatore della importante Cattedrale di Vienna, non perse mai l’occasione di attaccare Lutero a difesa della fede cattolica. La sua opera si estese anche al di fuori della Germania, toccando l’Italia e recandosi in particolare a Messina, Roma, Bologna, Trento e in Sicilia. Proprio a Roma, all’interno della Basilica di San Pietro, S. Pietro Canisio toccò l’apice della sua vita spirituale: ebbe infatti la rivelazione del Sacro Cuore di Gesù e di una meravigliosa visone angelica. La vita di S. Pietro Canisio lo portò ad avere contatti con personalità importanti, sovrani, principi e pontefici, ma mai l’uomo perse l’umiltà, considerandosi piuttosto ultimo tra gli ultimi e rifiutando per ben tre volte il vescovado di Vienna. Il 21 dicembre del 1597 S. Pietro Canisio spirò, a Friburgo, nell’attuale Svizzera e fu sepolto nella chiesa di Sankt Michael. Fu santificato da papa Pio XI nel 1925.
Tutti gli altri Beati di oggi
Il 21 dicembre si celebrano anche Sant’ Anastasio il Giovane, San Michea, Sant’ Andrea Dung Lac, Beato Daniele dell’Annunziata, San Glicerio di Nicomedia, Beato Domenico da Fossano, San Giacomo da Valenza, Beato Gabriel Olivares Roda, Beato Domenico Spadafora da Randazzo San Temistocle di Licia, San Pietro Truong Van Thi e San Pietro Truong Van Thi.