Il 30 luglio si festeggia San Pietro Crisologo, Vescovo di Ravenna vissuto nella prima metà del V secolo. Non vi sono in Italia o in altri Paesi europei feste o sagre particolarmente rilevanti dedicate a San Pietro Crisologo. I momenti più importanti della vita del Santo sono stati trascorsi a Ravenna, dove ha svolto il suo ruolo di Vescovo e la sua predicazione. Originario di Imola, San Pietro morì e fu sepolto nella stessa città romagnola.
Oggi il suo corpo è conservato nel Duomo di Imola, dedicato a San Cassiano. Si tratta di una costruzione originariamente in stile romanico, eretta a cavallo fra il XII e il XIII secolo, che fu però completamente ricostruita alla fine del ‘700 per problemi di staticità e oggi ha un aspetto neoclassico.
San Pietro Crisologo, la vita
San Pietro Crisologo nacque in una data imprecisata alla fine del IV secolo. Fu battezzato dal Cornelio, Vescovo di Imola, presso cui divenne diacono e continuò gli studi. Dopo avere affiancato Cornelio, Pietro fu nominato Vescovo di Ravenna da papa Sisto III nel 433. Si trattava di una carica estremamente prestigiosa, visto che Ravenna era ai tempi la capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Pietro fu particolarmente noto e venerato per le sue omelie e i suoi discorsi, che apparivano ispirati da Dio in persona. La sua eloquenza gli valse l’appellativo di Crisologo, ovvero “dalle parole d’oro”. Proprio durante il suo vescovato fu costruita la prima chiesa cristiana di Ravenna, visto che fino ad allora la cattedra vescovile si trovava a Classe. Pietro Crisologo morì ad Imola, dove è tutt’ora sepolto, nel 450. Lasciò una grande mole di omelie e discorsi, molti dei quali erano commenti alle Sacre Scritture, che furono raccolte e pubblicate da Felice, suo successore come Vescovo di Ravenna fra il 709 e il 724. Oltre ad essere stato santificato, Pietro Crisologo è anche annoverato fra i Dottori della Chiesa per la sua opera teologica.
Tutti gli altri Beati di oggi
Il 30 luglio si commemorano, insieme a San Pietro Crisologo, anche il sacerdote cappuccino San Leopoldo Mandic, la martire Santa Giuditta di Cesarea e la martire Santa Godeleva.