Il 17 settembre di ogni anno la Chiesa Cattolica celebra San Roberto Bellarmino, cardinale italiano che durante la sua vita si distinse per le sue competenze come scrittore e teologo, tanto da essere annoverato tra i Dottori della Chiesa ed essere Patrono degli avvocati canonisti e dei catechisti.

Una vita dedicata allo studio e i processi di Giordano Bruno e Galileo Galilei

San Roberto Bellarmino nacque il 4 ottobre 1542 a Montepulciano, terzo di 5 figli; la sua famiglia vantava nobili origini, ma quando lui venne al mondo versava in gravi difficoltà economiche.
Suo padre rivestiva il ruolo di gonfaloniere della città, mentre sua madre era sorella di Papa Marcello II e donna molto devota.



L’infanzia di San Roberto Bellarmino fu particolarmente travagliata, a causa delle sue condizioni di salute, ma fin da subito dimostrò uno spirito profondamente religioso.
Proprio per questo motivo, sua madre decise di iscriverlo presso l’istituto gesuita della città, e a soli 16 anni San Roberto Bellarmino palesò il suo desiderio di entrare nell’ordine dei gesuiti.



Suo padre si dimostrò però contrario a questa volontà e lo mandò a Padova affinché potesse intraprendere la carriera clericale e sostenere economicamente la famiglia.
San Roberto Bellarmino non rinunciò però alla sua vocazione, e a 18 anni riuscì ad entrare presso il Collegio Romano, portando avanti lo stile di vita gesuita fino alla sua morte.
Terminati gli studi, San Roberto iniziò a lavorare come insegnante umanistico in diverse sedi dell’ordine religioso, tra cui Mondovì e Firenze, fino a quando non decise di ritornare a Padova e dedicarsi allo studio dei testi di San Tommaso d’Aquino.



Venne ordinato sacerdote il 25 marzo 1570 e negli anni dimostrò le sue incredibili doti come predicatore, fino a diventare direttore spirituale del Collegio Romano nel 1588.
Tutta la sua vita fu dedicata allo studio delle opere teologiche e fu al centro di diverse dispute culturali che riguardavano importanti personaggi storici, come Galileo Galilei e Giordano Bruno.
San Roberto Bellarmino venne a mancare il 17 settembre 1621 a Roma e le sue reliquie sono conservate dal 1923 presso la Chiesa del Collegio Romano.

Il legame con Montepulciano

Nonostante San Roberto Bellarmino non sia patrono della città in cui è nato, continua ad essere ancora presente un profondo legame con Montepulciano, un comune toscano con poco più di 13 mila abitanti diventato famoso per gli incredibili vigneti che crescono in questa zona, tra cui il Vino Nobile di Montepulciano DOCG.

Inoltre San Roberto Bellarmino viene ricordato ogni 13 maggio, data in cui in passato era celebrata la sua beatificazione, presso la Pontificia Università Gregoriana di cui è patrono.

Gli altri Santi del giorno

Il 17 settembre la Chiesa Cattolica celebra anche: Santa Adriana di Frisia, Martire; Stimmate di San Francesco d’Assisi, L’apparizione dell’Altissimo; Beato Cherubino Testa da Avigliana, Sacerdote agostiniano; San Pietro di Arbues, Martire; Sant’Ildegarda di Bingen, Vergine e dottore della Chiesa; Beato Sigismondo Sajna, Sacerdote e martire; San Francesco Maria da Camporosso, Laico cappuccino; Beata Leonella Sgorbati, Missionaria e martire; San Lamberto di Maastricht, Vescovo e martire; San Sigismondo Felice Felinski, Vescovo di Varsavia; Beato Giovanni Ventura Solsona, Sacerdote e martire; San Reginaldo, Eremita; San Satiro, Fratello di Sant’Ambrogio; San Rodingo di Beaulieu, Abate; Beato Timoteo Valero Perez, Sacerdote e martire; Santa Colomba di Cordova, Martire; Santa Teodora, Martire.