San Roberto Bellarmino si celebra per il calendario liturgico romano nel giorno del 17 settembre. Il Beato oltre a essere stato un cardinale italiano si è distinto anche per le sue competenze nelle vesti di teologo e scrittore. Questo ha permesso di essere venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica ma anche proclamato Dottore della Chiesa. Questi viene ricordato come il protettore dei catechisti e degli avvocati canonisti. Montepulciano è un comune della provincia di Siena in Toscana dove è nato ma del quale non è il patrono.Interessante è però aprire uno spaccato di questo splendido luogo che conta circa 13000 abitanti e si sviluppa a 600 m sul livello tremare una zona particolarmente apprezzata dai turisti perché è a cavallo tra la Val d’Orcia e la Valdichiana.
Questa cittadina ha origini etrusche e probabilmente è stata fondata nel IV secolo avanti Cristo. Oltre ad essere terra del ottimo Vino Nobile di Montepulciano doc offre ai visitatori numerose attrazioni da visitare come Palazzo del capitano, Palazzo Bucelli, Palazzo Avignonesi, Palazzo Cervini, la Chiesa di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Biagio e il Convento di San Francesco.
San Roberto Bellarmino, la vita del Beato
San Roberto Bellarmino nacque a Montepulciano il 4 ottobre del 1542 in una famiglia abbastanza numerosa di cui era il terzogenito di 5 figli. La sua stirpe aveva nobili origini sia da parte paterna sia materna ma in una fase di grande declino economico. Suo padre svolse il ruolo di gonfaloniere di Montepulciano mentre sua madre era particolarmente religiosa e sorella di papà Marcello II. Dopo essere stato battezzato dal Cardinale Roberto Pucci ebbe un’infanzia abbastanza travagliata in ragione di una salute precaria ma dimostrò sin da subito di voler seguire le orme materne dimostrandosi molto religioso. Sua madre decise di farlo studiare presso i padri Gesuiti che si erano stabiliti da pochissimo tempo nei pressi della città di Montepulciano e a 16 anni palesa la volontà di entrare nello stesso ordine gesuita. A questa decisione si oppose suo padre che invece volle inviarlo a Padova per poter avviare una buona carriera clericale che avrebbe comportato un miglioramento economico consistente per tutta la famiglia. Ci fu un braccio di ferro tra padre e figlio ma alla fine la spunta San Roberto che a 18 anni entrò nel Collegio Romano il 20 settembre del 1560. Si dimostrò molto umile nonostante la sua parentela stretta con il papà e portò avanti una vita molto semplice nel pieno stile dei Gesuiti.
I suoi studi presso il collegio durarono dal 1560 al 1563 per poi intraprendere l’attività di insegnante di materie umanistiche presso lo stesso ordine religioso ma nella sede di Firenze e poi Mondovì. Nel 1567 particolarmente interessato all’argomento, iniziò a studiare teologia a Padova dedicandosi soprattutto alle opere di Tommaso d’Aquino. L’ordinazione sacerdotale avvenne il 25 marzo del 1570 e si dimostrò un ottimo predicatore e nello stesso periodo iniziò a insegnare teologia a Lovanio. Successivamente venne richiamato a Roma da Papa Gregorio XIII che gli affidò la cattedra di controversie che porto avanti fino al 1587. Ci sono tante opere molto importanti che lui propose in un contesto storico come quello della Controriforma. Nel 1588 fu nominato direttore spirituale spirituale Collegio Romano e si trovò a collaborare costantemente con Papa Sisto V nella riedizione di alcune opere di Sant’Ambrogio. Successivamente venne nominato arcivescovo metropolita di Capua e fu protagonista di diverse dispute culturali che riguardano importanti personaggi come Giordano Bruno e Galileo Galilei. Morì a Roma il 17 settembre del 1621.
Gli altri Santi di oggi
Il 17 settembre di ogni anno la Chiesa Cattolica ricorda altre figure oltre a San Roberto Bellarmino tra cui san Satiro che è stato anche fratello di Sant’Ambrogio, San Rodingo, San Lamberto, Santa Colomba, il Beato Cherubino Testa, San Francesco Maria da Camporosso e Beato Giovanni Ventura Solsona.