Il 16 agosto di ogni anno è il giorno dedicato alla celebrazione di San Rocco. Nato a Montpellier, tra il 1345 e 1350, e morto a Voghera, tra il 1376 e il 1379, è stato invocato a più riprese per proteggere le persone dalla peste. Non a caso, in tempi recenti, è stato scelto come Santo di riferimento per essere invocato durante la pandemia da Coronavirus. Sono numerosi gli aspetti poco chiari della sua vita, perché offuscati dalle leggende, tuttavia sappiamo che ha viaggiato molto, sempre verso i luoghi in cui c’era pestilenza, per curare i malati. È stato proclamato Santo nel 1414 in corrispondenza al Concilio di Costanza.



La vita di San Rocco: tutta dedicata ai più fragili

San Rocco era figlio di genitori anziani. È stato celebrato molto al momento della sua nascita proprio, perché inattesa. La madre gli impartisce un’educazione cristiana che lo conduce verso la devozione alla Madonna, rendendolo servo di Cristo. Mette in mostra subito un carattere molto gentile, unito a un forte senso religioso e all’ispirazione a San Francesco d’Assisi. Durante la sua gioventù, perde entrambi i genitori e decide di devolvere tutte le sue ricchezze ai poveri, di affiliarsi al Terz’Ordine Francescano e di partire in pellegrinaggio per Roma a piedi.



Il percorso si rivela lunghissimo e il ragazzo attraversa tutta la Francia, fino a raggiungere Nizza, Genova e la Toscana. Tutto ciò avviene nel bel mezzo di una pestilenza, con Rocco che decide di soccorrere i malati invece di emarginarli. Il giovane non ha paura di affrontare un viaggio infinito e rivolgere tutta la sua attenzione alla carità senza limiti. Quindi, si reca presso la cittadina di Acquapendente e incontra Vincenzo, medico dell’ospedale di San Gregorio. Benedice gli appestati con il segno della croce e li guarisce sfiorandoli, ponendo fine all’epidemia in tempi brevi. Quindi, si reca verso altre città italiane per poi giungere a Roma verso il 1367-68, restando lì per tre anni e curando gli infermi dell’Ospedale Santo Spirito.



A questo punto, San Rocco decide di percorrere il tragitto inverso per tornare nella sua Montpellier. Agisce su altre epidemie e guarisce malati in maniera miracolosa, mettendo in mostra tutti i suoi carismi. Viene bloccato a Piacenza a causa di un’altra epidemia di peste e viene a sua volta contagiato. Si narra che un cane lo abbia assistito ogni giorno dandogli un pezzo di pane tolto al suo padrone. Quindi, viene seguito da numerosi cittadini locali, che si rivelano come suoi discepoli. Nei pressi di Voghera viene arrestato, perché sospettato di spionaggio e, non riconosciuto da suo zio, resta in carcere cinque anni subendo numerosi soprusi e flagelli.

San Rocco muore tra il 15 e il 16 agosto tra il 1376 e il 1379, ma sul luogo della morte c’è incertezza: per alcuni è avvenuta in carcere, per altri, una volta uscito dal carcere, era riuscito a tornare a Montpellier e per altri ancora il decesso è avvenuto ad Angera, sul Lago Maggiore.

Gli altri Santi del giorno

Il 16 agosto, oltre a San Rocco, vengono celebrati anche l’abate Sant’Armagilo, il sacerdote eremita San Felice di Pistoia, il vescovo San Gelasio di Poitiers e il sovrano Santo Stefano d’Ungheria.