San Serafino da Montegranaro viene ricordato sul calendario cristiano e commemorato il giorno 12 ottobre di tutti gli anni. Si è fatto apprezzare per le sue virtù mostrate nella sua vita terrena nelle vesti di francescano, in quanto capace di confortare, aiutare, rasserenare e soprattutto pacificare tutte le persone che incontrava, soprattutto in quel di Ascoli Piceno, dove le persone si affezionarono oltremodo a lui. È stato canonizzato da Clemente XIII, il 16 luglio 1767.
La vita di San Serafino da Montegranaro: due soli “libri”, il crocifisso e il rosario
San Serafino nasce a Montegranaro nella provincia di Fermo, nell’attuale territorio delle Marche, in un giorno non definito dell’anno 1540.
La sua era una famiglia molto povera e suo padre Gerolamo, insieme a sua mamma Teodora, decisero di dargli il nome di Felice. La vita era piuttosto difficile e tutti dovevano dare il proprio contributo, con San Serafino che inizialmente si occupava del gregge, mentre successivamente iniziò a lavorare in un cantiere insieme a suo fratello Silenzio.
Quando aveva un po’ di tempo libero, gli piaceva tantissimo ascoltare storie sacre che la figlia del padrone per cui lavorava gli leggeva ad alta voce. Fu proprio questa ragazza che lo incoraggiò tantissimo a intraprendere un percorso dedicato alla religione cattolica, entrando nel convento di Tolentino. Qui venne accolto come fratello laico, nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e quindi fece noviziato successivamente nei pressi della città di Jesi. Iniziò a peregrinare per tutti i conventi che erano presenti sul territorio marchigiano, perché nonostante la buona volontà non riusciva a soddisfare i suoi superiori, nell’orto, in cucina e in tutte le mansioni in cui si impegnano i frati e lo rimproveravano spesso.
Evidentemente, Dio lo aiutò supplendo alle sue capacità con un dono molto più importante: saper confortare chiunque come nessun altro e i suoi unici due insegnamenti erano il crocifisso e il rosario.
L’arrivo ad Ascoli Piceno e la fama di Santo
Nel 1590 trovò definitivamente la propria collocazione ad Ascoli Piceno diventando un monaco questuante: andava di porta in porta per elemosinare delle offerte che poi utilizzava per dare supporto alle persone in difficoltà. La popolazione di Ascoli era particolarmente legata a San Serafino tant’è che, quando nel 1602, si fece largo la possibilità di un suo trasferimento, ci fu una vera e propria insurrezione: per tutti era già un Santo durante la sua vita terrena. Morì il 12 ottobre 1604, a 64 anni e il clamore della sua dipartita fu tale che arrivò all’orecchio di Papa Paolo V, il quale acconsentì ad accendere una lampada sulla sua tomba.
Montegranaro è una cittadina italiana di circa 12.000 abitanti che si trova nella provincia di Fermo, nella regione Marche. Per la precisione, è ubicata ad una altitudine di 279 metri sul livello del mare e sul suo territorio è possibile visitare numerose architetture religiose come la chiesa di Sant’Ugo costruita nell’anno 800 dopo Cristo. Ci sono poi la chiesa di San Serafino dedicata proprio al Santo e la chiesa di San Francesco.
Gli altri Santi del giorno
Il 12 ottobre nel calendario cristiano viene ricordato non solo San Serafino da Montegranaro ma anche altre figure di rilievo, tra cui: San Cipriano, San Felice, San Massimiliano vescovo dell’arcidiocesi di Lauriaco, San Rodobaldo vescovo di Pavia, il Beato Tommaso Bullaker e il Beato Giuseppe Gonzales Huguet.