Non ce l’ha – infine – fatta la 56enne Celeste Palmieri che in mattinata era stata raggiunta da alcuni proiettili spariti dal marito 59enne Mario Furio nel parcheggio di un supermercato di San Severo, poco prima (con la stessa pistola, all’interno della sua auto a pochi metri di distanza) di togliersi la vita: ricoverata immediatamente in condizioni che erano apparse fin da subito disperate e poco prima delle 18 è stata diffusa la notizia della sua morte.
Resta – a questo punto – solamente da capire come l’uomo (ex agente della polizia penitenziaria di San Severo) abbia fatto a procurarsi la pistola e – soprattutto – come si sia potuto avvicinare alla moglie nonostante portasse il braccialetto elettronico: l’allarme, riferisce FoggiaToday – era effettivamente scattato, tanto che la centrale dei Carabinieri l’aveva avvisata della vicinanza dell’uomo, confermata dalla stessa 56enne nella conversazione telefonica. (agg di LD)
SPARA ALLA MOGLIE NEL PARCHEGGIO DEL SUPERMERCATO E SI SUICIDA: TRAGEDIA A SAN SEVERO
Lui è morto, lei è in fin di vita: tragedia a San Severo, dove un uomo spara alla moglie nei pressi di un supermercato, poi si suicida con la stessa arma. La donna è stata trasferita in elisoccorso al Policlinico Riuniti di Foggia, dove è stata ricoverata nel reparto di rianimazione, dopo il primo ricovero all’ospedale locale. Le ferite riportate da Celeste Palmieri, 56 anni, sono considerate gravi al punto tale che attualmente lotta tra la vita e la morte. Il Corriere riferisce che la donna sarebbe stata colpita anche alla testa.
Sono diversi i colpi di pistola sparati dal marito Mario Furio, 59 anni, agente della polizia penitenziaria che era in pensione. Stando alle prime informazioni, ha sorpreso la moglie all’esterno del supermercato dove si era recata per far spesa, sparandole a distanza ravvicinata. Sono stati momenti di panico anche perché in quel momento c’erano molti clienti nella struttura.
Dopo aver colpito ripetutamente la donna, ha raggiunto la sua auto, che era parcheggiata poco distante, e si è suicidato. Il titolare del supermercato, stando a quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ha raccontato di aver sentito molti spari e di essersi precipitato fuori, dove ha visto arrivare i carabinieri.
SAN SEVERO, L’AGENTE ERA STATO DENUNCIATO
Dalle prime indagini, che sono state subito avviate, è emerso che Mario Furio aveva il braccialetto elettronico in virtù delle molteplici denunce della moglie da cui si stava separando. Infatti, non poteva avvicinarsi alla moglie per il divieto di avvicinamento che era stato emesso a suo carico. L’assessore alle politiche sociali di San Severo, Bruno Savino, a tal proposito ha spiegato che a inizio ottobre Celeste Palmieri aveva avuto un incontro con i servizi sociali, “che si erano prontamente attivati“, ma aveva rifiutato il trasferimento in un posto sicuro con i figli minori.
“In questa tristissima occasione colgo l’occasione per sollecitare tutte le donne in difficoltà non solo a denunciare, ma anche ad allontanarsi per recarsi nei luoghi più sicuri messi a loro disposizione per evitare che si giunga a episodi così dolorosi“, ha aggiunto Savino a IlSipontino, ai cui microfoni è intervenuta anche la sindaca Lidya Colangelo parlando di una storia terribile che lascia senza parole. “Assicuro presenza e vicinanza ai figli, sperando nella guarigione della signora che è ricoverata in ospedale“, ha dichiarato la prima cittadina di San Severo.