Tutti gli anni, il 31 dicembre, sappiamo che è la vigilia di Capodanno, ma viene anche chiamata “notte di San Silvestro”. San Silvestro I è stato un Papa del IV secolo, la cui figura è centrale per motivi storici. Fu infatti eletto pontefice sotto il regno di Costantino il Grande, nel 314, l’anno successivo all’Editto di Milano che decretava la libertà di culto per tutti i cristiani: San Silvestro assurse così a simbolo della Chiesa liberata, dopo secoli di atroci persecuzioni.
San Silvestro I: una figura oscurata da Costantino il Grande
Le notizie relative alla vita di Silvestro prima dell’elezione a Papa sono molto poche. Non esiste certezza neanche sulla data della sua nascita, indicata vagamente come avvenuta nel III secolo. Da fonti non verificate sono stati tramandati fino ai nostri tempi i nomi dei suoi genitori, di stirpe romana, Rufino e Giusta. Silvestro fu nominato Vescovo di Roma e, conseguentemente Papa, nell’anno 314 subito dopo la morte di Papa Milziade l’Africano.
Appena l’anno precedente la religione cristiana era stata accettata come culto riconosciuto nell’impero romano dall’Editto di Milano. Documento di importanza notevole, emanato dai due imperatori allora al potere: Licinio e Costantino. Il Pontificato di Silvestro, durato dal 314 al 335, fu completamente oscurato dalla ingombrante figura di Costantino – imperatore romano prima in compagnia e dopo da solo – Costantino, rendendosi conto dell’espansione religiosa del Cristianesimo, donò ai cristiani la libertà di culto e si convertì anche lui.
Dopo la libertà di culto, i dissidi interni alla Chiesa
La Chiesa, ormai pacificata con l’autorità civile, non trova invece equilibrio al suo interno. Prima il tentativo di scisma dei Donatisti e poi l’eresia ariana mettono a dura prova l’unità cristiana del tempo. Silvestro fatica a mantenere la tranquillità e l’ordine tra i suoi fratelli di fede e allora ne approfitta l’Imperatore Costantino.
Costantino, preoccupato delle possibili conseguenze per il suo Impero, si offre come mediatore tra le tante idee diverse dei cristiani. Papa Silvestro diventa così solo uno spettatore sia al Concilio di Arles (314) – nell’odierna Francia – dove Costantino risolve la questione donatista, sia al seguente Concilio di Nicea (325) dove l’Imperatore liquida i seguaci di Ario approvando la forma che noi conosciamo del Credo. Nella preghiera definitiva Costantino afferma con forza la divinità di Gesù contraddicendo con questo l’idea ariana. Dato che il papato di Silvestro e l’impero di Costantino storicamente si sovrapposero, il Papa è passato quasi come un uomo di Costantino. Il Pontefice Silvestro morì il 31 dicembre 335.
Le celebrazioni per San Silvestro: non ci sono Patronati, ma è festa in tutto il mondo
In Italia non si conoscono città che abbiano San Silvestro I come Patrono. In compenso tale nomina appare per l’Ordine Cavalleresco Milizia Aurata: ordine fondato dallo stesso Imperatore Costantino. Dopo una prima riforma del 1841, nell’anno 1905 Papa Pio X inserì ulteriori modifiche e, ancora oggi l’Ordine prevede quattro Classi di appartenenza. In ordine crescente Cavaliere, Commendatore, Grand’Ufficiale e Cavaliere di Gran Croce. Di San Silvestro si celebra la notte del passaggio da un anno all’altro, con annesso cenone accompagnato da balli, canti e fuochi d’artificio. Nella tradizione popolare il 31 dicembre non è un giorno legato alle opere del Santo, bensì alla data della sua morte (335). Curioso il fatto che nell’anno 335 il calendario utilizzato era diverso e quindi il 31 dicembre non era ancora calcolato come ultimo giorno dell’anno.
Gli altri Santi del giorno
Nella stessa data del 31 dicembre la Chiesa ricorda anche altre figure venerabili. Tra queste: Sant’Eustasio di Bourges vescovo, Beata Giuseppina Nicoli, Beato Luigi Vidaurrazaga Gonzalez sacerdote, Santa Paolina vergine e martire e Santa Colomba di Sens vergine e martire. Quest’ultima giovane nobile spagnola, nata in una famiglia pagana, venne martirizzata a soli sedici anni mediante decapitazione sotto ordine dell’Imperatore Aureliano.