San Silvestro si celebra come ogni anno il 31 dicembre. Questi è il patrono di spaccapietre e muratori e la sua solennità si celebra nel mondo cattolico proprio nell’ultima notte dell’anno con cene e brindisi in tutto il Mondo, una celebrazione di festa e speranza nell’anno nuovo, ringraziando e augurandosi il meglio in Pace e amicizia. Nel mondo popolare la festa solenne si mescola con le tradizioni folcloristiche che prevedono l’abbandono di qualcosa di vecchio che va gettato dalle finestre (così era sino a qualche decennio fa quando non era impossibile assistere a lanci di vecchie suppellettili domestiche dalle finestre), oppure con l’incendio di vecchioni costruiti con rami di legno e paglia in molte città italiane, gli spettacoli di fuochi d’artificio, una festa dedicata all’opulenza sulle tavole imbandite e al brindisi benaugurante. Chi non ripone nel nuovo anno la possibilità di avere 365 giorni migliori? Tra le celebrazioni più curiose nel mondo cattolico vi è anche quella spagnola che, dopo la Messa solenne nelle Chiese celebrata nel nome di Papa San Silvestro I, prevede, ad ognuno dei dodici rintocchi delle campane di mezzanotte, la possibilità di mangiare un chicco d’uva che, alla fine, saranno proprio dodici.



San Silvestro, la vita del Beato

Ogni anno si conclude festeggiando San Silvestro, nel Calendario romani il 33° Papa della storia partendo da S. Pietro. Non sappiamo la data esatta della sua nascita, sappiamo con certezza che il Liber pontificalis ci conferma la sua morte nel 335, proprio nella giornata del 31 dicembre. San Silvestro era un cristiano romano figlio di mamma Giunta e papà Rufino. Fu fondamentale nell’educazione cristiana la madre che, alla morte di papà Rufino, decise di formare spiritualmente alle dottrine cristiane il figlio sotto l’egida formativa di Canzio, prete capitolino. Durante la sua formazione spirituale Silvestro vide in successione morire quattro papi: S. Marcellino, S. Marcello, S. Eusebio e S. Melchiade a cui successe come Pontefice della Chiesa di Roma, un Papa che a Roma di dedicò devotamente, portando conforto ai cristiani oppressi, ai plebei anche non convertiti, un Papa di grande pietà consapevole che il sentimento di carità cristiana doveva essere il fulcro di tutta la Chiesa e sotto il suo Pontificato lo fu.



Durante il Pontificato di san Silvestro si svolsero i due concili fondamentali nella gestione delle due grandi eresie dell’epoca, quella dei Donatisi, analizzata nel concilio di Arles e degli Ariani che furono messi in discussione e minoranza religiosa nel concilio di Nicea al quale Papa Silvestro avrebbe voluto fortemente presenziare, ma fu trattenuto a Roma dalla sua opera missionaria di Pontefice massimo. Fu coraggioso e seppe rivolgersi con grande fermezza e determinazione, pur sempre con un grande rispetto, anche agli Ebrei di Gerusalemme ai quali chiese di credere nell’avventi del Messia, mai accettato nella figura del Cristo Redentore, in quanto portatore di Luce e Misericordia. Ad essi si rivolse chiedendo loro di negare volendo la luce del Sole ma mai quella del Signore nato uomo e morto per gli uomini. Non fu accettata la sua supplica, il suo appello, per quanto molti ebrei lo recepirono come messaggio d’amore e di Pace. La notte di San Silvestro è consuetudine celebrare la Messa recitando il ‘Te Deum’, la massima Lode a Dio, una preghiera nella quale si ringrazia Dio per l’anno trascorso, chiedendo per quello in arrivo Pace e salute per i credenti, amore e serenità. Fu il primo Papa libero dalle persecuzioni grazie agli editti degli Imperatori Costantino e Licinio, un Papa che poté finalmente professare in serenità il percorso evangelico di una Chiesa oramai forte e strutturata.



Gli altri Beati di oggi

Nella giornata di San Silvestro celebriamo anche:Santa Colomba di Sens Vergine e martire; San Mario di Losanna Vescovo; San Giovanni Francesco Regis; Santa Donata e compagne Martire a Roma.