Il Borgo dei Borghi è un programma che tornerà in onda su Rai 3, il cui fine è quello di celebrare la bellezza della nostra penisola, tramite i borghi più belli di ciascuna regione. Nella puntata di oggi, domenica 22 settembre 2019, si parlerà anche di San Teodoro. Santu Diàdoru com’è localmente chiamato è tra i più affascinanti borghi della Sardegna. Abitato da neppure cinquemila persone durante l’estate, per via della sua vicinanza con le splendide spiagge della costa nord-orientale dell’isola, vede la presenza da alcune dozzine di migliaia di vacanzieri. Il centro del borgo che si trova alle falde di monte Nieddu nel primo entroterra di questa parte di litorale, ha origine nel Seicento quando pastori e pescatori decisero di abitare questa parte di territorio che risultava già conosciuta sin dalla preistoria come si evince dal nuraghe che si trova in località Naracheddu. Al giorno d’oggi al delizioso centro storico si sono coniugate zone dove trovano spazio ville eleganti e case di campagna che si affacciano sullo splendido mare caratterizzato da una serie di spiagge di rara bellezza. È il caso di Cala Brandinchi dove al mare di mille sfumature di smeraldo si abbina un litorale costituito da finissima sabbia bianca che regala un’atmosfera da tropico che prosegue con Lu Impostu e con la scenografica Marina di Puntaldìa dove si trova un efficiente porticciolo turistico.
Il Borgo dei Borghi, San Teodoro
Altri punti di attrazione durante l’estate sono rappresentati dalle spiagge di San Teodoro come Cala Ginepro, s’Isuledda, La Cinta e Coda di Cavallo. La vicina laguna di San Teodoro è un luogo prezioso per tutti gli appassionati di Birdwatching dal momento che è uno storico punto di sosta di fenicotteri rosa durante le loro migrazioni oltre che ad ospitare una fauna residente. Interessati sono le folkloristiche feste del santo Patrono e quella di sant’Andrea: occasioni queste, per conoscere le antiche usanze locali custodite gelosamente dagli abitanti di San Teodoro. Gli amanti della gastronomia possono degustare la zuppa gallurese (suppa gaddguresa) a base di pane, brodo e formaggio, oppure farsi tentare dai li puligioni dulci di brocciu e anche dai cucciuléddi milàti, una sorta di fagottini al miele. Impossibile resistere alla bontà del celebre fermentino di Gallura.