Il 3 marzo, come ogni anno, si celebra San Tiziano. Nonostante sia stato uno dei Vescovi più importanti e amati di Brescia non è stato eletto come patrono della città, conosciuta anche con il nome di Leonessa d’Italia. Nonostante questo, il 3 marzo Brescia lo celebra con Messe dedicate, eventi e riti solenni che ricordano la sua docile e mite personalità e tutto il bene che, quand’era in vita, apportò non solo alla città ma anche alle campagne circostanti. San Tiziano è però patrono di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. Ogni anno, in Quartiere Ceneda, si festeggia allestendo bancarelle e piccole fiere e celebrando Messa in suo onore.



Alla sua morte, San Tiziano fu sepolto a Brescia nella Chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Purtroppo, la struttura fu distrutta alla fine del ‘500. Le reliquie di San Tiziano furono trasferite in Piazzetta Tito Speri, nell’area che tutt’oggi viene chiamata Arca di San Tiziano. Si tratta di un sepolcro in marmo dorato, tutt’oggi meta di pellegrinaggi e opera d’arte di grande pregio e bellezza. Il sepolcro fu restaurato dal grande Architetto Antonio Tagliaferri nel 1885 e, nel 1965, sottoposto a ulteriore miglioria e operazione di conservazione.



San Tiziano, la vita del Beato

San Tiziano è ricordato principalmente per essere stato, nel V secolo d.C., amatissimo e stimatissimo Vescovo di Brescia. Non esistono molte informazioni certe sulla sua vita. Si sa che nacque all’inizio del V secolo d.C. e morì subito dopo la fine del suo episcopato, quindi attorno al 526 d.C.. Fin da bambino dimostrò subito di avere molte doti caratteriali pregevoli e un animo gentile, animato da buoni sentimenti di carità e generosità. Era un ragazzo che si faceva amare per la sua umiltà e il buon cuore, sempre pronto ad ascoltare gli altri e ad agire in prima persona per donare aiuto, tanto materiale quanto spirituale. Questi pregi, sommati a una fede cieca in Dio e a una forte spiritualità e religiosità, lo portano a intraprendere la strada del servitore di Nostro Signore, che culminò con la nomina a quindicesimo Vescovo di Brescia per merito e riconoscimento.



Sono tante le opere di bene attribuite a San Tiziano. Per tutta la durata della sua vita, fin dalla giovanissima età, si occupò dei meno fortunati e abbienti. Forniva loro sostentamento, occasioni di lavoro e stabilità ma anche nutrimento spirituale, predicando la parola di Dio e spiegando alle persone meno istruite i precetti e i concetti della religione cattolica e del cristianesimo. Inoltre, era particolarmente sensibile e impegnato sul fronte artistico-religioso. Infatti, si occupò di ristrutturare una moltitudine di Chiese sia in città sia nelle zone circostanti, che ai tempi erano ancora territori completamente rurali e inaccessibili. In questo modo riuscì a erigere Chiese anche in campagna, permettendo ai contadini e alle persone più modeste di potersi recare nella casa del Signore a pregare e a seguire la Messa senza dover viaggiare fino in città. Questo aiutò molto la diffusione della religione e portò conforto anche negli ambienti più difficili e complicati, laddove la vita era davvero povera e la fede rappresentava un’importante motivazione per riuscire ad andare avanti.

Tutti gli altri Beati di oggi

Il 3 marzo, oltre a San Tiziano Vescovo di Brescia, si ricordano anche: Santa Caterina Drexel, Sant’Anselmo di Nonantola, San Cleonico, Sant’Eutropio, Beato Giacomino da Crevacuore e i martiri Emiterio e Chelodonio.

Video, la sua storia