Il 29 dicembre di ogni anno, la Chiesa cattolica e anglicana commemorano San Tommaso Becket, arcivescovo cattolico inglese vissuto nel corso del dodicesimo secolo. Venne eletto cancelliere del Regno d’Inghilterra dal 1154 ed arcivescovo di Canterbury e primate d’Inghilterra nel 1162. Le cariche politiche gli vennero assegnate grazie alla sua amicizia con Enrico II, il quale, in seguito, divenne suo nemico, in quanto voleva ridimensionare il potere ecclesiastico. Tommaso venne per questo ucciso nella cattedrale di Canterbury, nel 1170. Nel febbraio 1173 venne proclamato Santo e martire da Papa Alessandro III.



La vita di San Tommaso Becket: dalla povertà estrema al cancellierato, fino al martirio

La nascita di Thomas, questo il suo nome originale, risale al 21 dicembre 1118. Figlio dei borghesi di origine normanna Gilberto e Matilde, cresce in una famiglia benestante. Tutto cambia quando i genitori muoiono e lui diventa estremamente povero. È quindi costretto a intraprendere la carriera da impiegato e studia diritto canonico per avere maggiori prospettive di guadagno, spostandosi anche ad Auxerre e Bologna. In seguito, collabora con Teobaldo, arcivescovo di Canterbury, e intraprende varie missioni di una certa importanza a Roma.



Il 1154 è l’anno in cui viene nominato arcidiacono della diocesi capitolina, mentre l’anno dopo viene eletto cancelliere da Enrico II e la sua potenza viene immediatamente dopo quella del sovrano. Nel corso del tempo, Tommaso mostra il suo intento di dare importanza all’Inghilterra. È un uomo ricco di onori e lusso, ma nonostante questo viene sempre incontro ai meno abbienti ed è abile nell’utilizzo delle armi.

Nel 1161, dopo la morte di Teobaldo, Tommaso viene designato come suo successore dal re Enrico II e accetta solo in seguito all’intercessione da parte del cardinale Enrico di Pisa. L’uomo non si concentra più sulla politica, ma solo sulla religiosità. Si trasferisce a Canterbury e intraprende un’esistenza monastica, puntando tutto sulla fede e sulla sobrietà quotidiana. Pratica l’elemosina senza sosta nei confronti degli infermi e intraprende una serie di discussioni ferventi con Enrico II, dovute soprattutto all’eventuale introduzione delle Costituzioni di Clarendon, prima approvate e poi ripudiate. Thomas si pone al fianco della Chiesa contro il feudalesimo e la situazione degenera a tal punto che viene costretto a un esilio in Francia. I dissidi con Enrico II non smettono fino a quando quattro cavalieri non decidono di uccidere l’arcivescovo il 29 dicembre del 1170.



La canonizzazione e il culto di San Tommaso Becket

Nel mese di febbraio del 1173, San Tommaso Becket viene canonizzato dal pontefice Alessandro III, sull’onda dello sconcerto derivante dalla sua cruenta morte. Il martire inglese viene inizialmente osannato in Italia, specie tra le diocesi di Anagni e Segni, fino a diventare noto anche in Paesi più lontani come la Svezia e la Terrasanta. Quindi, è la volta della cattedrale di Canterbury, che ospita numerosi visitatori. Tommaso è il simbolo del cattolicesimo contro la dittatura politica e le sue reliquie sono disseminate lungo il territorio europeo, con la scelta di festeggiarlo il 29 dicembre, data della sua morte. Oggi viene venerato sia dalla Chiesa cattolica sia da quella anglicana ed è il Patrono delle città italiane di Mottola e Ponte di Piave e quella inglese di Portsmouth, nonché protettore del College di Exeter e delle categorie dei fabbricanti di spazzole e dei bottai.

Gli altri Santi del giorno

Il 29 dicembre, oltre a San Tommaso Becket, è anche il giorno della commemorazione di altri santi importanti, tra i quali spiccano il re e profeta San Davide, la vergine e martire Santa Elisabetta Chong Chong-hye, il vescovo San Fiorenzo di Bourges, l’abate San Marcello l’Acemeta e l’altro vescovo San Trofimo di Arles.