Il 27 settembre la Chiesa Cristiana celebra San Vincenzo dè Paoli. Il Beato è celebrato in molte località italiane, tra le quali Cagliari, Catania dove il sacro simulacro è portato in processione sulla trionfare vara di San Gaetano e Casagiove, cittadina casertana dove però il santo è festeggiato nel mese di luglio. Questi è patrono del Madagarscar, la più grande isola africana sita al largo del Mozambico e considerata uno dei più preziosi scrigni di biodiversità al mondo, grazie alle straordinarie specie animali e vegetali presenti sul territorio.



Oltre alla capitale Antanarivo, dove sorgono i maestosi Palazzo della Regina e il Rainilaiarivony, il Madagascar deve la sua bellezza alla natura e ai suoi parchi nazionali., oltre ovviamente alla paradisiaca isola di Nosy Be. Famosa è la Strada dei Baobab, costeggiata da decine di questi alberi caratteristici considerati Monumento Nazionale. Bellissimi sono poi il Parco Nazionale di Ranomafana, habitat del lemure del bambù dorato e l’Isalo National Park, dove il paesaggio è caratterizzato da alte formazioni rocciose di epoca giurassica tra le quali sorgono foreste di tapia, palmeti e antichi luoghi di sepoltura degli antichi Bara.



San Vincenzo dè Paoli, la vita del Beato

San Vincenzo dè Paoli nacque in Guascogna, nell’attuale Saint Vincent de Paul, il 24 aprile del 1581: la sua famiglia era molto povera e nonostante fosse un ragazzo brillante, Vincenzo fu costretto a lavorare tra porcili e campi. L’avvocato Comet Senior però notò l’intelligenza del giovane e, facendogli da mecenate, convinse i genitori di Vincenzo a farlo studiare, in modo da garantirsi una remunerativa carriera ecclesiastica. Nel 1595 Vincenzo lascia così il suo paese natale alla volta di Dax. Vincenzo riceve la tonsura, si iscrive all’Università di Tolosa e ad appena 19 anni diventa sacerdote: non avendo però una rendita come parroco, Vincenzo apre senza successo una scuola privata. Deluso, intraprende un viaggio alla volta di Narbona ma la sua nave viene assaltata da pirati saraceni: tutti i passeggeri vengono imprigionati e venduti come schiavi nella città di Tunisi. Tra gli ultimi padroni di Vincenzo ci fu un monaco che aveva abbracciato la fede musulmana perché troppo legato al denaro: sarà però lo stesso uomo, riconvertito al cristianesimo da Vincenzo, ad aiutare il giovane a fuggire verso la libertà.



Vincenzo torna così in Francia, divenne uno dei cappellani della corte di Francia e poi parroco di Clichy dove, grazie al teologo Pierre Bérulle, perfeziona la propria spiritualità, dedicandosi ai bisognosi e agli ammalati. Filippo Emanuele Gondi invita Vincenzo nel suo castello per educare i propri figli: qui l’uomo tocca con mano le differenze sociali che dilaniano la Francia e decide di dare vita a una missione che potesse aiutare i poveri. Nessuno però sostenne la sua idea e Vincenzo lasciò il Castello alla volta di Chatillon les Dombes, dove divenne parroco: la sua totale dedizione ai bisognosi sfocia nell’istituzione nel 1617 della confraternita Carità, le cui associate furono chiamate “Serve dei Poveri”. Tornato nel Castello di Gandi stavolta come cappellano, Vincenzo fonda altre Carità nel territorio, persino a Parigi: nella capitale francese nascono nel 1629 l’associazione “Hotel Dieu” e “Le Donne della Carità”, di cui entreranno a far parte anche nobildonne come la duchessa d’Anguillon e Luisa Maria Gonzaga regina di Polonia. Un’altra sfida aspetta però Vincenzo de’ Paoli, che diventa infatti regio cappellano di tutte le galere di Francia: l’uomo tocca con mano le difficili condizioni in cui vivevano i carcerati e riesce ad ottenere per loro un trattamento più umano e caritatevole. Si narra che addirittura una guardia trovò Vincenzo de’ Paoli incatenato al posto di un prigioniero che aveva fatto fuggire. Vincenzo de’ Paoli continua infaticabile la sua opera missionaria fondando ricoveri per anziani, ospedali e la società apostolica delle “Figlie della Carità”, alla quale seguì quella prettamente maschile dei Lazzaristi o “Preti della Missione”. Vincenzo de’ Paoli muore il 27 settembre del 1660 all’età di 84 anni.

Video, gli altri Beati di oggi

Il 27 settembre si celebrano anche San Sigeberto II, Sant’ Elzeario, San Caio di Milano, Sant’ Iltrude di Liessies, Beato Lorenzo della Pietà, i Santi Adolfo e Giovanni di Cordova e San Bonfiglio di Foligno.

Video, il racconto della sua vita