San Vincenzo di Saragozza si festeggia il 22 gennaio del 2021. Questi è protettore degli orfani, delle vedove e dei poveri. Il martire è patrono di Miggiano e di tutta la Diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, in Puglia. La festa prevede concerti bandistici, spettacoli di musica leggera e un suggestivo spettacolo di fuochi pirotecnici. Anche a Saint-Vincent, un piccolo comune in Valle d’Aosta, si festeggia la festa di San Vincenzo di Saragozza, a cui è dedicata la chiesa del paese. S. Vincenzo di Saragozza è patrono di Vicenza, città del Veneto, meta di turismo culturale e artistico grazie agli edifici progettati da Andrea Palladio, tra cui la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico e il Palazzo Chiericati, sede di una galleria d’arte.
La città è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Inoltre è un importante centro industriale, costituito da piccole e medie imprese, specialmente nel settore metalmeccanico, tessile e orafo.
San Vincenzo di Saragozza, la sua vita
San Vincenzo di Saragozza nacque a Huesca, in Spagna in un lasso di tempo imprecisato, ma probabilmente dopo il 250. Fu un diacono e martire, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e anglicana. Stando alla tradizione, ebbe i natali a Huesca, alle pendici dei Pirenei, tuttavia sia Valencia sia Saragozza ne rivendicano la nascita. Pare appartenesse a una famiglia nobile, costituita dal console Eutichio e dalla matrona Enola. La sua educazione fu quindi di alto livello e fu affidato a Valerio, vescovo di Saragozza, così che potesse studiare lettere e nutrire la sua formazione spirituale. Vincenzo venne nominato arcidiacono e considerato come braccio destro da Valerio. Nel frattempo l’imperatore Diocleziano portava avanti la feroce persecuzione contro i cristiani: non solo edifici, libri, arredi e tutto ciò che aveva a che fare con i cristiani doveva essere distrutto, ma anche chi ricopriva cariche pubbliche doveva essere destituito e torturato. Nonostante la situazione piuttosto tesa, il vescovo Valerio e l’arcidiacono Vincenzo portarono avanti i loro doveri e il loro credo. Daciano, il prefetto della provincia spagnola in cui vivevano, li fece arrestare. Arrivati a Valencia, venneto fustigati, torturati e uccisi nel 304. Quando andò al potere Costantino, convertito al cristianesimo, a Valencia fu eretta una basilica in onore di S.Vincenzo di Saragozza e le sue reliquie furono riposte sotto l’altare principale. Dopo l’invasione dei Mori, i cristiani di Valencia spostarono il corpo in Portogallo, in una piccola chiesa situata sul promontorio, noto oggi come Capo San Vincenzo. Al termine della guerra, le reliquie furono riportate a Lisbona, di cui è patrono. Oggi i resti del martire sono custodite in diversi luoghi: alcune presso il diacono di Saragozza, altre ad Acate, in provincia di Ragusa. Si sa per certo che alcune reliquie siano conservate nella Basilica di San Paolo alle Tre Fontane.
Gli altri Beati di oggi
Il 22 gennaio, oltre a S.Vincenzo di Saragozza, vengono ricordati altri Snti, quali: San Domenico Abate (951-1031), abate italiano, riformatore della vita monastica; Gaudenzio di Novara (327-418), primo vescovo di Novara, considerato patrono della città e della diocesi di Novara; Santa Irene (…-III secolo), cristiana di Roma che prestò soccorso e curò san Sebastiano; Vincenzo Pallotti (1795-1850), sacerdote italiano, fondatore della Congregazione e della Società dell’apostolato cattolico.c