La chiesa cattolica festeggia il 27 novembre San Virgilio vescovo di Salisburgo, un monaco irlandese diventato poi abate, che visse nel 700 e rappresentato con in mano un bastone pastorale. La sua memoria a un certo momento viene dimenticata, per ritornare in vita dopo un episodio increscioso accaduto quattrocento anni dopo la sua scomparsa. La cattedrale da lui costruita viene incendiata dai seguaci di Federico Barbarossa, ma miracolosamente la sua bara resta intatta. Dopo questo evento viene indetta la sua canonizzazione e nel 1233, Papa Gregorio IX lo proclama santo. La cattedrale in stile barocco è stata ricostruita e oggi è possibile visitare la tomba del Santo che è stata posta vicino a quella di San Ruperto patrono di Salisburgo. Tra le altre sue fondazioni troviamo il monastero di San Candido in Alto Adige e quello di Innichen.



Nonostante sia stato vescovo di Salisburgo e ha fatto erigere la cattedrale, San Virgilio non è il patrono di questa città austriaca, la cui onorificienza è stata assegnata a San Ruperto.

San Virgilio, la vita

San Virgilio è molto devoto alle regole monachesche, segue con interesse la vita religiosa, sempre attento a dare una mano a chi è in difficoltà. Per tutta la vita prosegue con il suo progetto di evangelizzare le persone povere, facendosi aiutare dai monaci missionari. Una parte della sua giovane esistenza la trascorre in Francia, dove in un monastero, che si trova a Quierzy-sur-Oise, prosegue i suoi studi. Una volta ultimato il suo apprendimento di nozioni, viene portato davanti al dominatore francese di quel tempo, Pepino il Breve, per una conoscenza. Questo pellegrinaggio per San Virginio diventa l’espediente per dare una svolta alla sua presenza: ambisce a diventare a Carinzia, vescovo di Salisburgo nell’abazia di San Pietro, con l’intenzione di riconciliare il ducato di Baviera. La proposta è allettante e San Virgilio accetta senza ripensamenti, considera l’opportunità che gli si sta dando, una grande occasione che vuole onorare fino in fondo con la sua preparazione scientifica e teologica. Tuttavia si trova a dover risolvere qualche problema, difatti da subito viene contrastato su diverse tematiche, soprattutto per quel che riguarda la cosmologia, tanto da dover trasferire la sua consacrazione a Roma. San Bonifacio non essendo messo al corrente della proclamazione a vescovo di San Virgilio, lo fa richiamare da Papa Zaccaria. Nonostante questo, San Virgilio accetta, suo malgrado, di abbandonare le controversie legate ai suoi studi accademici e riprende la sua opera di educazione religiosa, nei luoghi poveri delle campagne di Pannoia, Irlanda e Stiria. Grazie alle sue opere umanitarie riesce con il tempo a guadagnarsi l’affetto dei fedeli e nel 774, proprio a Salisburgo il vescovo fa realizzare una cattedrale. Quando muore, la gente lo seppellisce con grandi onoranze, il suo corpo viene deposto in una tomba all’interno della cattedrale.



Lo stesso giorno la chiesa celebra altri santi: Fecondo e Primitivo, martiri di Galizia, abate di Montecassino e Valeriano di Aquileia.

Video, la storia del Beato

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