E’ stata riaperta la sanatoria sul ravvedimento speciale: infatti fino al 20 dicembre sarà possibile correggere e rimediare a errori e dimenticanze con gli atti dell’Agenzia delle entrate.
Sanatoria Ravvedimento speciale: prorogata nuovamente al 20 dicembre
Il governo ha dato il via libera all’emendamento di FI presentato alla legge di conversione del dl proroghe fiscali (dl 132/23). Coloro i quali non hanno pagato al fisco le tasse entro il 30 settembre potranno farlo rimediando e versando in un’unica soluzione entro il 20 dicembre 2023.
In questo momento si può rimuovere le irregolarità o omissioni entro la data indicata al 20 dicembre, almeno secondo quanto previsto da un emendamento di Forza Italia al dl Proroghe, riformulato e accantonato tra gli ultimi che saranno votati la prossima settimana quando si concluderanno i lavori in commissione e il testo della legge di conversione approderà in aula per l’approvazione.
Sanatoria Ravvedimento speciale: prorogata nuovamente al 20 dicembre
E’ possibile dunque avere anche una riduzione delle sanzioni di un diciottesimo del minimo e queste si applicano alle sole dichiarazioni validamente presentate benché con errori e violazioni come le errate indicazioni degli importi oppure l’omissione di alcuni importi.
La sanatoria approvata in legge di bilancio 2023 prevedeva la possibilità di frazionare il pagamento in otto rate. L’emendamento che ha incassato il parere favorevole del governo e è stato riformulato prevede il saldo in una unica rata il 20 dicembre.
Nei giorni scorsi il viceministro dell’economia Maurizio Leo aveva tracciato un bilancio a consuntivo delle entrate arrivate dalla stagione della tregua fiscale chiusa al 30 settembre. L’insieme delle misure avrebbe fatto incassare oltre due miliardi. Ora la riapertura del ravvedimento speciale consentirà di recuperare qualche altra omissione.