In collegamento a Storie Italiane vi era Sandokan, uno degli uomini dei carabinieri del Ros che a gennaio del 2023 arrestò Matteo Messina Denaro “Mi ricordo le grida di gioia e l’applauso di quel giorno – le prime parole del militare dell’Arma – Matteo Messina Denaro ha fatto parte di alcune delle stragi più importanti del nostro Paese. Quando abbiamo realizzato di aver catturato il super boss? La realizzazione l’abbiamo avuta nel momento in cui il comandante ha dato la comunicazione ufficiale via radio, lì la tensione è venuta mene e ci siamo abbracciati. Sono delle emozioni indescrivibili per un italiano, per un carabiniere in particolare”.



“Prima dell’esecuzione vi era una forte tensione – ha proseguito Sandokan . ma anche una grande concentrazione, non potevamo permetterci di perderla, poi quando abbiamo assicurato il latitante anche noi ci siamo liberati, i sentimenti hanno lasciato spazio alla libertà e all’appagamento. La prima persona che ho chiamato dopo sono stati i miei famigliari, tutto quello che hanno fatto anche tutti gli operatori del Ros che avevano lavorato per tutta la vita per quell’obiettivo. Ai famigliari dovevamo spiegare le nostre mancanze da casa e dopo la notizia hanno capito tante cose che prima non potevano essere dette. Perchè mi sono arruolato? Volevo dare un contributo al mio Paese poi sono entrato nel Ros per passione ma anche per dare un contributo alla lotta alla criminalità organizzata”.



SANDOKAN, CARABINIERE ROS CHE ARRESTÒ MESSINA DENARO: “QUELL’APPLAUSO…”

Riccardo Bocca, ospite in studio, ha aggiunto: “Io trovo particolare importante che l’uomo dietro a questo passamontagna è un uomo giovane, questa è una nuova Italia, e questa nuova Italia unita e coesa nella lotta alla mafia deve avere ancora la forza di fare i conti con la stagione della strage su cui c’è ancora tanto da fare”.

Sandokan, prima di salutare Storie Italiane, ha confessato: “L’applauso all’arresto di Denaro è il simbolo di una ripartenza che deve partire dai giovani, da noi ci sono operatori del Ros giovanissimi e questo fa capire che l’impegno è da parte di tutti, soprattutto da parte dei giovani”.