Momenti di grande tensione ieri durante la puntata del programma di La7, “Non è l’Arena”, condotto come sempre da Massimo Giletti. A perdere le staffe è stata la giornalista de Il Fatto Quotidiano, Sandra Amurri, scontratasi in diretta televisiva con il collega Gaetano Pedullà, direttore de “La Notizia”, considerato storicamente il quotidiano più vicino al Movimento 5 Stelle, come scrive Libero. Durante il dibattito andato in scena, si stava parlando di giustizia ed in particolare della mancata nomina del pubblico ministero Nino Di Matteo al Dap, il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, così come deciso dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in quota al M5s, nonché del “no” dello stesso Di Matteo a Piercamillo Davigo al Csm, il Consiglio Superiore della Magistratura. “Bonafede non si poteva permettere – esplode l’Amurri – di trattare come un pivellino Di Matteo”. I due si scontrano quasi sul personale più che sulla materia di discussione. “Sappia che non si deve permettere di interrompermi”, Sandra Amurri dice al collega Pedullà, “Lei deve farmi parlare. Punto – ha aggiunto – e ora le illustro le nozioni di cui lei manca”.
SANDRA AMURRI VS PEDULLA’: “NON DICA FESSERIE”
Quindi Sandra Amurri ha aggiunto: “E lei per educazione non deve dire fesserie. Sono “4 minuti di fuoco” scrive il quotidiano Libero nella sua edizione online, “Prima di dire io stavo lì – ha aggiunto e concluso Sandra Amurri – davanti l’auto fumante di Falcone, abbia la onestà intellettuale… Cosa ride? E’ ignobile“. La collega de Il Fatto Quotidiano era salita alla ribalta delle cronache pochi mesi fa, sempre per un’altra questione legata al programma di La7 “Non è l’Arena”, visto che la stessa aveva fatto sapere di essere ospite nonostante il parere contrario del suo direttore, Marco Travaglio: “Domenica dalle ore 22 sarò ospite a Non è l’arena – le sue parole pubblicate sulla propria pagina Facebook – con me fra gli altri il Consigliere del CSM Sebastiano Ardita, Luigi De Magistris…. .Preciso che parteciperò a titolo personale in quanto non sono stata autorizzata dal direttore a partecipare in qualità di caposervizio-inviato del Fatto . Se avete impegni, rimandateli”.