Nella puntata di ieri del programma di La7, Non è l’Arena, è andato in scena un duro scontro fra il professor Ugo Mattei, da sempre schierato contro il green pass, e la giornalista Sandra Amurri. Durante la diretta Ugo Mattei ha ribadito il suo pensiero, spiegando: “Siamo in una dittatura”, invitando quindi il suo popolo alla “disobbedienza civile”. Parole che hanno fatto saltare sulla sedia proprio la Amurri, che ha interrotto Ugo Mattei: “Questa signora sbraita e non mi fa parlare – protesta il professore – ha abbassato veramente il livello della conversazione”. Dichiarazioni che hanno mandato su tutte le furie la stessa collega: “Io ho nome e cognome, sono quella giornalista a cui lei mandava ogni giorno i link per la battaglia sacrosanta sull’acqua pubblica”.



Mattei ha replicato: “Lo so bene, mi ha anche intervistato”. Poi la Amurri ha proseguito: “Ecco bene. Detto questo, un professore che in mutande si fa il bagno nel Po per dimostrare che l’acqua del fiume fa meno male del vaccino non mi sembra una grande dimostrazione di eticità”. E ancora: “Lei parla di andare in montagna, fare le rivoluzioni e uscire dal recinto della democrazia però poi si appella alla Costituzione. Non le sembra una contraddizione?”.



SANDRA AMURRI VS UGO MATTEI: “HO FATTO RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE”

Quindi Ugo Mattei ha risposto: “Ho presentato il ricorso alla Corte Costituzionale la settimana scorsa, faccio le mie battaglie giuridiche prima e politiche se necessario. Non mi può insegnare il mestiere. A questo punto la resistenza civile e la disobbedienza di fronte a leggi ingiuste sono necessarie, abbiamo superato il perimetro”.

Ma a quel punto la giornalista ricorda ad Ugo Mattei la posizione di Massimo Cacciari, che ha deciso di farsi il vaccino anti covid, terza dose compresa: “Lo dica a Cacciari, che ha detto che le leggi si rispettano”. Ma Mattei non ci sta: “Cacciari ha le sue idee. La nostra battaglia comune è sulla Commissione Dubbio e Precauzione, un’altra cosa è il progetto di Liberazione nazionale, ancora in fieri, e che ha come scopo quello di evitare la guerra civile e andare in montagna”.