Che fine hanno fatto i domestici di origini filippine che sono stati per oltre vent’anni al fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello? Dopo tutte le polemiche sull’eredità, sembra che il peggio sia passato. Franco Bagnasco, tra le pagine del settimanale Oggi, li ha voluti incontrare ed intervistare, per scoprire le ultime novità. La coppia vive ancora negli ultimi due piani di una palazzina nel verde a Segrate, poco distanze da Milano, che fu l’abitazione storica dei due protagonisti più amanti della televisione. Qui vivono quattro persone più il gatto rosso Simba e il coniglio bianco Asti. Papà Edgar, 53 anni, mamma Rosalie, 55, ed i figli John Mark, 28 e Raimond (“Mi raccomando lo scriva senza la y, sbagliano tutti”). “Di loro – continua Raimond – mi manca soprattutto la quotidianità: zio mi preparava la colazione e da piccolo, mi portava a guardare i cartoni animati per farmi felice”. Dopo il diploma al liceo scientifico, Raimond, insieme con il suo personal trainer, ha aperto una società che si occupa “di affitti e compravendita di immobili”.
Sandra e Raimondo, ecco che fine hanno fatto i domestici di origini filippine
I due fratelli sono stati anche protagonisti di un episodio di Casa Vianello. Più presente in televisione il maggiore, John Mark, comparso anche in Cascina Vianello. È stato lui ad occuparsi – in parte – del patrimonio di famiglia: “Iniziai a studiare Economia e commercio, facoltà che ho poi lasciato. Poi ho seguito lezioni di memoria e lettura veloce e corsi comportamentali, inerenti al modo di relazionarsi con l’altro sesso. Avevo anche bisogno di conferme. Il trauma per la morte degli zii fu forte e sentivo psicologicamente il peso di dovere in qualche modo tutto a loro. Oggi rappresento per Monza e Brianza Cashback World, un centro commerciale digitale per aziende e privati”. Mamma Rosalie torna spesso nelle Filippine per seguire la Onlus dedicata a Sandra e Raimondo che si occupa di aiutare bambini: “Sandra chiedeva espressamente una coppia con un figlio piccolo, disposta a vivere qui. John Mark aveva appena sei mesi e siamo stati assieme e al loro servizio facendo una vita normalissima per vent’anni. Il valore più grande che ci hanno lasciato è stato l’affetto. Il periodo più difficile? Prima la malattia e la morte di Raimondo e subito dopo il declino di Sandra. È stato doloroso vedere come si spegneva lentamente”.