Sandra Milo: il racconto agghiacciante della violenza subita in passato
Sandra Milo, ospite della puntata di Domenica In del 9 aprile, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Mara Venier, ha ripercorso la sua carriera, ma anche la sua vita privata. L’attrice ha raccontato di aver vissuto i momenti più belli dei suoi anni quando è diventata mamma non nascondendo di aver vissuto momenti davvero difficili legati alla maternità. Ricordando i vari periodi della sua vita, la Milo ha anche raccontato un episodio di violenza subito in passato e di cui ha parlato spesso.
“Una volta, stavo filmando un film al pincio e stavo nella roulotte. Lui è entrato, in un momento di follia mi ha buttato per terra, mi ha preso a calci nella testa e mi ricordo che io pregavo: “Dio mio, fammi morire subito, non resisto più”. Dopo se ne è andato, perché la produzione aveva sentito tutti questi rumori. Mi hanno preso, io ero per terra sanguinante, avevo la mascella rotta, il naso rotto, le orecchie completamente sfasciate. Enrico mi ha portato all’ospedale a fare le analisi al cranio perché pensavano che era rotto, per fortuna non è stato così. Però ho perso completamente l’uso delle orecchie. Uno è distrutto per sempre, perché me l’ha sfracellato. L’altro l’hanno ricostruito e ci sento, però con un orecchio solo”, le parole dell’attrice che hanno spiazzato la conduttrice di Domenica In.
La reazione di Mara Venier
Dopo aver attentamente ascoltato le parole di Sandra Milo, Mara Venier è intervenuta chiedendo all’attrice se avesse denunciato l’uomo. “Vabbè, è andata così. A me gli uomini violenti mi fanno una pena, perché sono dei deboli, dei fragili”, la risposta dell’attrice mentre Mara Venier ha provato a farle capire quanto sia importante denunciare una violenza. “Non sanno come reagire e reagiscono con la violenza”, ha continuato. “Devono andare in galera”, ha ribattuto Mara.
Di fronte alle parole della Milo, Mara Venier ha insistito sull’importanza della denuncia, ma anche in questo caso non è riuscita a convincere l’attrice che ha aggiunto: “Non cambia. Sono migliaia di anni che l’uomo è così. Ricordati che il primo assassino della storia è stato Caino”.